Dopo il lancio di missili di Hamas dalla Striscia di Gaza, Israele è ufficialmente in guerra e si prepara all’invasione di terra della Striscia di Gaza. In questo momento, l’esercito israeliano sta bombardando Gaza, dove si contano quasi 500 vittime, mentre il numero dei morti causato dall’attacco a sorpresa di Hamas è salito a più di 900. Il bombardamento prosegue nonostante il leader di Hamas abbia avvertito che per ogni casa di civili distrutta verrà giustiziato un prigioniero israeliano. A fronte di questa situazione, cresce in Italia il rischio di attentati contro siti israeliani.

Ecco quali sono gli obiettivi più sensibili.

Siti israeliani in Italia a rischio attentato: gli obiettivi sensibili

Roma è la città più a rischio del nostro Paese, dato che è qui che si concentra la maggiore presenza ebraica. La capitale ospita il secondo ghetto ebraico più antico al mondo (1555) dietro solo a quello di Venezia (1516). Inoltre vi è un grande numero di sinagoghe: 17. Qui i presidi di sicurezza sono stati rafforzati, così come nei pressi dell’ambasciata e delle altre residenze diplomatiche.

Sotto stretta osservazione anche le sedi che rappresentano lo Stato palestinese, da Villa Giordani a San Giovanni e l’Aventino. Controlli anche presso il Tempio Maggiore, la chiesa di Sant’Angelo in Pescheria, il Tempio dei giovani, l’Oratorio di Castro e il Portico d’Ottavia.

Nelle altre regioni italiane, sono stati rafforzati i controlli di sicurezza in templi, sinagoghe, aeroporti, consolati, ambasciate, scuole ebraiche e imprese che sono solite lavorare con il Medio Oriente.

A Milano un’attenzione particolare viene rivolta alla Sinagoga del Beltrami, il Giardino dei Giusti, la Casa 770, il CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea) e il Memoriale della Shoah.

Guerra Israele-Hamas: tutti i luoghi a rischio attentati in Italia

A Venezia invece sono sotto osservazione le 5 sinagoghe che vanno a comporre il ghetto ebraico più antico d’Europa.

Altre sinagoghe sono presenti a Padova, Cherasco, Carmagnola e Casale Monferrato (Piemonte), Ferrara (Emilia-Romagna), Siena e Pitigliano (Toscana), Ancona, Pesaro, Urbino e Senigallia (Marche), Trieste (Friuli Venezia Giulia) e Napoli (Campania).

Nel frattempo, la premier Giorgia Meloni in merito agli eventi di Israele e la possibilità di attentati anche in Italia, durante una visita alla Sinagoga di Roma ha detto:

“bisogna intensificare la protezione dei cittadini di religione ebraica anche sul nostro territorio perché il rischio di emulazione degli atti criminali da parte di Hamas potrebbe arrivare anche da noi. Difenderemo questi cittadini, da ogni forma di antisemitismo. Nella caccia casa per casa ai civili, nel rastrellamento di bambini, giovani, c’è l’odio verso l’intero popolo”.

C’è anche preoccupazione per i due italo-israeliani con doppio passaporto. Si tratta di marito e moglie, Eviatar Mosche Kipnis e Lilach Lea Havron. Probabilmente sono stati rapiti o sono smarriti, come ha fatto notare il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani. Nel frattempo, almeno fino a oggi, ma sicuramente si andrà oltre, la maggior parte delle compagnie aeree continuerà la cancellazione dei voli per Israele.

Riassumendo

Israele è in guerra contro Hamas dopo il lancio di missili di domenica dalla Striscia di Gaza.
– L’attacco di Hamas ha causato più di 900 vittime tra gli israeliani, di cui 260 al Nova Festival.
– Cresce intanto il pericolo attentati in Italia contro siti israeliani.
– La città dove il rischio attentati è più alto è Roma, dove sorge il secondo ghetto ebraico più antico d’Europa.
– Presidi di sicurezza rafforzati anche a Venezia, il ghetto ebraico più antico del Vecchio Continente.