La crisi scoppiata tra Hamas e Israele ha provocato gravi effetti a catena come la cancellazione dei voli da e per Israele. Molte compagnie aeree hanno deciso di cancellare i voli al di sopra dell’area interessata dagli scontri. Infatti, a causa degli attacchi con droni e aerei da guerra, l’area è molto a rischio per le rotte sopra i 10mila metri di quota. Ma quali sono le compagnie che hanno cancellato i voli?

Voli Israele cancellati: possibile stop dall’Agenzia europea, le compagnie interessate

La compagnia aerea Lufthansa ha deciso di ridurre i voli verso Israele dopo l’attacco di Hamas.

A parte un collegamento da Francoforte, tutti gli altri voli per Tel Aviv sono stati annullati. Il portale Travel Walla ha fatto sapere che anche un volo per Transavia, che sarebbe dovuto arrivare a Tel Aviv da Amsterdam risulta cancellato, così come altri voli dalla Polonia e Austria di Austrian Airlines. Nelle ultime ore risultano cancellati anche altri volti come quelli da e per Berlino, Bruxelles, Varsavia, Nuova Delhi, Roma, Venezia Milano e Bergamo.

Anche la Turkish Airlines ha cancellato tutti i voli da e per Israele. Stessa cosa sta facendo Air France. Annullati anche i voli con Wizz Air e Easyjet, in particolare il collegamento da Israele a Berlino. Ita Airways ha cancellato i voli da Roms mentre EasyJet ha cancellato i voli da Malpensa. Anche dagli Usa risultano cancellati i voli e l’Autorità aeroportuale degli Stati Uniti ha consigliato ai passeggeri in partenza di informarsi a tempo debito sui siti delle compagnie per capire la situazione.

Cosa potrebbe succedere nelle prossime ore

Almeno fino al 10 ottobre sarà molto difficile arrivare a Tel Aviv in aereo. Il rischio è che nei prossimi giorni le cancellazioni possano estendersi anche a tutto il paese. I piloti hanno ricevuto l’ordine di non volare più bassi di 3.350-3.500 metri di quota per non interferire con le operazioni militari.

In tutto ciò stanno arrivando migliaia di disdette per chi doveva partire per Tel Aviv. Eurocontrol, l’agenzia che gestisce il traffico aereo in Europa, Israele e Marocco, ha imposto nuove direttive. Per adesso si ipotizza che si potrebbe tornare alla normalità entro le 18 del 1 ottobre, ma non ci sono certezze e in realtà l’imprressione è che la data slitterà.

Anche perché l ’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) ha emesso un «bollettino» su Israele come zona di conflitto fino al 31 ottobre. Come riporta il Corriere della Sera, inoltre, oltre ai ritardi e disagi, i piloti avrebbero difficoltà a mettersi in contatto con le torri di controllo a causa di alcune interferenze.
Nel comunicato Eurocontrol si legge:

“A causa della situazione di conflitto in corso nella regione tra Israele e i militanti estremisti di Gaza si consiglia a tutti i vettori e agli operatori commerciali di rivedere le attuali informazioni sulla sicurezza, sulle minacce e controllare i Notam “

Le prossime ore saranno cruciali per i voli in partenza e arrivo e sopratutto per le compagnie aeree, mentre la situazione è sempre più tesa e grave in Israele.

Riassumendo

  • A causa degli attacchi in Israele i voli delle compagnie aeree sono state cancellati
  • Eurocontrol ha inviato un comunicato in cui invita a rivedere le informazioni sulla sicurezza
  • Le prossime ore saranno cruciali per chi deve partire o tornare a casa.