Continua la guerra in Ucraina e dopo la strage di Bucha, anche le pesanti sanzioni alla Russia e nuovi provvedimenti contro i crimini di guerra.

Guerra in Ucraina, un’altra profezia nera su Putin, arresto a fine anno dopo la strage di Bucha?

Tra le ipotesi, anche l’arresto di Vladimir Putin per crimini di guerra, un’ipotesi da non scartare affatto secondo Cuno Tarfusser, magistrato italiano che al Corriere della Sera, ha spiegato che un mandato di cattura nei confronti del presidente russo potrebbe arrivare entro la fine dell’anno.

Secondo Tarfusser, per emettere un mandato di cattura internazionale servono prove vere e questo non è facile considerando la guerra in corso, tenendo a mente che non è stato semplice neppure organizzare dei corridoi umanitari. Nonostante tutto, sembra che la squadra del procuratore generale della Cpi Karim Khan sta lavorando per incriminare Putin e raccogliere prove. Tarfusser sostiene che già l’attacco all’ospedale di Mariupol e le strage di Bucha potrebbero bastare per incriminare Putin.

Senza contare che se Putin fosse raggiunto da un mandato di cattura, avrebbe meno capacità di muoversi fuori dalla Russia. Se Putin andasse “in uno dei 123 Paesi che hanno ratificato lo Statuto di Roma rischierebbe l’arresto” come scrive Il Giornale.

Dagli Usa si parla di un processo alla Russia per i crimini di guerra

Anche dagli Usa si parla di un processo alla Russia per i crimini di guerra. Secondo Joe Biden:

“Quello che sta accadendo a Bucha è un crimine di guerra. Putin è brutale, quello che è successo a Bucha è orribile. Dobbiamo continuare a fornire all’Ucraina le armi di cui ha bisogno, bisogna ricostruire tutti i dettagli di quello che è accaduto e tenere un processo per crimini di guerra contro la Russia.”

Dalla Ue, invece, l’alto rappresentante della Ue per la politica estera Josep Borrell in una nota ha fatto sapere che “L’Ue continuerà a sostenere fermamente l’Ucraina e avanzerà con urgenza nell’elaborazione di ulteriori sanzioni contro la Russia”.

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