Manca poco alla decisione finale sulle mascherine al chiuso dal 1 maggio. Un nuovo decreto dovrebbe uscire entro giovedì 28 aprile. Gli esperti sono ancora indecisi sul da farsi, la curva dei contagi non è scesa e la pandemia non è finita come hanno più volte sottolineato gli scienziati. Si tratta, quindi, di una decisione importante e fondamentale. Intanto, dal 1° maggio sarà abolito l’uso del Green Pass per quasi tutti i luoghi chiusi tranne che per gli esercenti, le professioni sanitarie, lavoratori degli ospedali e delle Rsa.

Che cosa cambierà, invece, per le mascherine al chiuso?

Mascherine al chiuso dal 1° maggio, dove servirà ancora e dove no, in arrivo il decreto

La decisione sta per arrivare con il nuovo decreto che deciderà i luoghi dove non servirà più indossare le mascherine al chiuso. L’orientamento del governo è chiaro. Le mascherine resteranno obbligatorie negli uffici pubblici, sui trasporti e nei luoghi dello spettacolo. In particolare, resteranno obbligatorie quelle chirurgiche negli uffici pubblici, mentre nelle aziende private la scelta sarà lasciata alle aziende.

Molto probabilmente, l’uso della mascherina sarà prorogato per i negozi, così come nei luoghi dello spettacolo, cinema, teatri, sale da concerto, ma anche discoteche. Anche se dovrebbe bastare quella chirurgica. Sarà invece sicuramente tolta per bar e ristoranti, dove dovrebbero bastare le regole relative al distanziamento.

Certificato Verde non servirà più da maggio in poi

Per quanto riguarda il Green Pass, invece, non servirà più per entrare nei luoghi di lavoro e nei locali pubblici. L’unica eccezione per gli esercenti le professioni sanitarie e lavoratori negli ospedali e nelle Rsa per cui resta la sospensione dal lavoro per chi non si vaccina, fino al 31 dicembre.

Per le mascherine, invece, il confronto finale atteso entro giovedì dovrebbe portare ad una mini proroga o una scelta definitiva dei luoghi dove non serviranno più neanche al chiuso.