Il Green Pass è ormai il tema del giorno e il dibattito sulla sua eliminazione o meno a partire dalla fine di marzo è ancora aperto. Con la curva dei contagi e dei ricoveri in netto calo, il governo deve riflettere se ha senso continuare ad imporre l’uso di questo strumento, che fino ad oggi è stato un valido aiuto per il contrasto alla pandemia.

Green Pass cancellato a marzo, cosa ne pensano i partiti

Nelle prossime settimane, anche alla luce della fine dello stato d’emergenza il 31 marzo, il premier Draghi dovrà trovare una soluzione.

Tra i partiti ci sono varie divisioni in merito; c’è chi vuole continuare a tenere il Certificato ancora per qualche mese, chi vorrebbe toglierlo proprio in concomitanza con la data del 31 marzo, anche sulla scia di quanto sta accadendo in altri paesi, dove la Certificazione Verde non serve più. Salvo proroghe dello stato d’emergenza, la Lega non vorrebbe più il Green Pass e Salvini avrebbe chiesto di eliminarlo da marzo, appoggiato dai parlamentari del Carroccio.

Chi lo vuole ancora tenere

Il ministro Garavaglia pensa, invece, che il pass verde si potrebbe cancellare entro l’estate. Nel M5S c’è più confusione: i parlamentari vorrebbero eliminare il Green Pass ma durante durante una riunione dei gruppi di Camera e Senato, il presidente Conte ha chiuso a questa ipotesi.

Molto più netta la posizione di Fratelli d’Italia; Giorgia Meloni non ha mai nascosto la contrarietà al Green Pass. dall’altro lato, troviamo il Partito Democratico, Italia Viva, Leu e Forza Italia, che invece vorrebbero tenere ancora il Green Pass. Il ministro Speranza chiede cautela, infatti nonostante la curva del contagio sia migliorata molto è impensabile, almeno per adesso, pensare ad una cancellazione totale della Certificazione, più probabile un allentamento nei luoghi all’aperto ma solo più avanti, quindi non prima di aprile.

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