Chi ci ha capito qualcosa, è davvero bravo. Google Pay ci saluta e se ne va, dal 4 giugno andrà definitivamente in pensione, ma a quanto pare quelle che dovevano essere novità incredibili, si riveleranno invece un nulla di fatto, almeno per quanto riguarda noi in Italia. Vediamo quindi cosa ci attende.

Una telenovela particolarmente incasinata

Non è un giallo, né una soap opera, eppure la storia di Google Pay è particolarmente ingarbugliata. Tralasciando la confusione fatta da Google, possiamo solo dire che al momento non è effettivamente ben chiara la sua condizione da noi in Italia.

Questo perché se per gli USA è ufficiale il suo addio, da noi invece le cose si fanno decisamente più confuse. Ma procediamo per ordine; come detto il 4 giugno negli USA l’app riceverà una disistallazione automatica. In sostanza non esisterà più sugli smartphone sui quali è installata. Per quanto riguarda invece i telefonini più vecchi, quelli che quindi non possono effettuare questa cancellazione automatica, l’app continuerà ad esistere ma non funzionerà più.

La cosa importante da fare è quindi spostare i soldi presenti sul conto di Google Pay su un altro sistema prima della data in questione, al fine di evitare di ricevere brutte sorprese. Come detto, infatti, una volta che l’app smetterà di funzionare, ogni operazione diverrà indisponibile, dal pagamento all’invio di denaro. A onor del vero, il sito http://pay.google.com negli USA continuerà ad esistere, mentre in Italia si chiamerà payments.google.com. Tale sito prenderà il nome di Google centro pagamenti. Sembra però escluso che da questa piattaforma si potrà ancora agire direttamente sui soldi, ma servirà soltanto da storico dei pagamenti e permetterà di gestire i propri metodi di pagamento salvati all’interno.

Google Pay addio, cosa succede in Italia?

Tralasciando come detto la gran confusione che lo stesso Big G ha generato negli anni su questa app, da quando è stata lanciata 6 anni fa ad oggi, sappiamo comunque che l’app in questione sarà sostituita in tutto e per tutto da Google Wallet.

Benché in questo periodo di tempo le due app fossero due realtà ben distinte (cosa che ha appunto generato la gran confusione di cui parlavamo), ora la nuova applicazione diventerà il vero e proprio sostituto di Google Play. Benché anche Big G si sia trovato più volte a dover fronteggiare situazioni spiacevoli sulla sul suo store (Play Store), a causa di truffe che vengono poi smascherate dagli esperti di cybersecurity, il suo Wallet è a prova di bomba.

Si tratta di un portafoglio virtuale dove è possibile associare i propri metodi di pagamento, ossia carte di debito e di credito, ma anche tanti altri servizi, come le tessere di abbonamento per i trasporti, i biglietti aerei e molto altro ancora. Ma cosa cambia per l’Italia? In pratica, assolutamente nulla, visto che già dal 2022 in Italia Google Wallet ha completamente sostituito i servizi offerti da Google Pay. Inoltre, paradossalmente non sappiamo se anche per noi a giugno l’app in questione sparirà, visto che al momento viene ancora utilizzata per i pagamenti dei servizi offerti da Big G, come ad esempio la versione Premium di YouTube.

I punti chiave…

  • il 4 giugno Google Pay andrà definitivamente in pensione;
  • in Italia l’app è stata già sostituita da tempo dal Google Wallet;
  • la piattaforma Pay continuerà ad esistere soltanto come sito dedicato alla gestione dei metodi di pagamento e visionare lo storico dei pagamenti effettuati.