La bresciana Giulia Pedretti è stata inserita tra gli under 30 più influenti da Forbes. E a ben vedere, visto che guida un’azienda dal fatturato di 6 milioni di euro. Eppure, nonostante il suo successo, alle fiere continuano a scambiarla per una semplice hostess, afferma divertita.

Un futuro promettente

Non può che immaginare un futuro roseo e promettente sotto tutti i punti di vista la giovane Giulia Pedretti, che la lasciato casa a 19 anni per andare a Londra dove ha rivelato l’azienda in cui era stagista.

Ha studiato Business alla Regent’s University. Lì, durante uno stage, entra in Arteak, piccola ditta che si occupa di materiale antinfortunistico. Parte a quel punto l’idea di fornito preventivi sulla sicurezza nei cantieri, e in poco tempo la sua figura diventa un successo. Ora l’azienda è sua, e il suo obiettivo, oltre a portare avanti il successo che si sta conquistando, è anche quello di combattere realmente il triste fenomeno delle morti bianche, così da rendere i posti di lavoro luoghi sempre più sicuri.

C’è però anche un’altra problematica che la Pedretti ha affrontato direttamente, ossia quella del suo essere donna in un mondo che continua a considerare gli uomini con una marcia in più nell’ambiente lavorativo. Intervistata dai media ha infatti dichiarato che spesso i clienti si rivolgono al suo collega maschio che la accompagna, come a sminuire invece la sua professionalità. Anche in questo caso però la Pedretti ironizza, soprattutto quando si accorge di essere stata inserita tra i 100 ventenni italiani più innovatori. Con lei i Maneskin e il tiktoker Khaby Lame. Forbes ha poi montato un’immagine con lei, i Maneskin e il calciatore Mbappe, considerati tra i giovani più influenti al mondo in questo momento.

Giulia Pedretti e il successo da capogiro

Un vero e proprio capogiro è effettivamente venuto alla Pedretti quando si è vista ritratta insieme a Mbappe e i Maneskin.

Ecco cosa ha recentemente dichiarato ai media in merito al successo della sua azienda:

“Sono da poco rientrata dalla Gran Bretagna perché, dopo il 2020 e il Covid, volevo avere la mia famiglia e i miei amici vicino. Un sentimento diffuso in molti miei compagni di studi all’estero. Poi mi occupo di sicurezza sul lavoro: in Lombardia da fare c’è parecchio”.

I numeri parlano chiaro, 60 morti bianche nel 2022, 37 fino ad agosto del 2023. Dati allarmanti che fanno del lavoro della Pedretti qualcosa si importante per tutti. Del resto, a livello imprenditoriale i suoi numeri parlano chiaro. Quando è entrata in Arteak nel 2017 i dipendenti erano tre, ora che lei è la proprietaria dell’azienda sono molti ma molti di più:

“Quando sono entrata in Arteak, nel 2017, c’erano tre dipendenti e la ditta era abbastanza “statica”. Adesso arriviamo sei a milioni di fatturato l’anno, i collaboratori sono circa 100”.

Ma come ha fatto Giulia Pedretti a rilevare l’azienda in questione? È lei stessa a rispondere a questa domanda sciogliendo ogni dubbio:

“La mia famiglia è nel settore antinfortunistico, possiede a Cazzago San Martino la Safe srl, del cui board faccio parte. Già a 16 anni d’estate mi davano qualche compito. E mi era chiaro: semplicemente commerciare materiale non faceva per me. Volevo studiare soluzioni, applicare la tecnologia. Ho scelto Londra per imparare le lingue e vedere un mondo diverso, mi sono iscritta a Global business management. Quando ho fatto lo stage e c’è stata l’occasione ho proposto l’investimento. Non dirò la cifra, ma per l’acquisizione sono servite poche migliaia di euro. Era il modo per avviare un progetto mio”.

La storia di un successo che potrebbe ispirare molti italiani. Del resto, non è detto che per investire ci sia bisogno per forza di cifre mostruose (e a tal proposito ecco anche alcune idee per investire nel 2024), ma spesso contano soprattutto le idee.

I punti chiave…

  • Giulia Pedretti è stata classificata da Forbes come tra le under 30 italiane più influenti;
  • ha iniziato come stagista ed ha rivelato l’azienda investendo poche migliaia di euro;
  • oggi la sua azienda, che si occupa di infortunistica, ha un fatturato annuo da 6 milioni di euro.