Oggi 18 marzo 2019 sarà la giornata mondiale del riciclo il cui scopo sarà quello di sensibilizzare i cittadini sui problemi dell’ambiente. Ogni anno, infatti, si divorano miliardi di risorse naturali ma queste non sono inesauribili. Per questo, in tale giornata, si inviterà tutti a riflettere su quanto si butta e su quello che si spreca. Riciclando materiali ed oggetti che non servono più, invece, si potrebbe aiutare il pianeta a respirare un po di più.

Seconda edizione giornata mondiale del riciclo

Quella di oggi sarà la seconda edizione della giornata mondiale del riciclo e si focalizzerà sul potere dei giovani, della scuola e dell’innovazione per garantire un futuro al nostro pianeta.

L’obiettivo comune a tutti sarà l’economia circolare ovvero il riutilizzo di materiali già usati. Dando una seconda vita ad essi si potranno limitare le emissioni di gas serra ed aiutare la sostenibilità ambientale. Inoltre avviando nuovi impianti di riciclo sarà anche possibile creare nuovi posti di lavoro.

Le risorse principali del nostro pianeta e raccolta differenziata in Italia

Le risorse naturali del pianeta terra sono sei ovvero i minerali, l’acqua, l’aria, il gas naturale, il petrolio ed il carbone. I materiali riciclabili vengono poi definiti come la settima risorsa e il nostro paese ovvero l’Italia è molto virtuosa in tale settore in quanto batte sulla base dell’indice complessivo di circolarità stati come la Francia, il Regno Unito e la Germania come comunica Ansa canale ambiente.

In Italia nel 2017 è cresciuta la raccolta differenziata del 55,5% mentre il riciclo dei rifiuti urbani è salito del 44%. Secondo le stime del Consorzio Conai (la cui finalità è quella di recuperare e riciclare materiali senza scopo di lucro) tra acciaio, plastica, vetro, legno, carta-cartone ed alluminio sono stati riciclati circa 8,8 milioni di imballaggi e quindi all’incirca il 67,5% di quello immesso sul consumo come comunica anche Ansa canale ambiente.

Si è superato quindi l’obiettivo del 65% indicato dalla nuova direttiva europea che ci sarebbe dovuto essere entro il 2025.

Grazie al riciclo si evince che vi sono stati benefici economici di circa 970 milioni di euro ed un risparmio di circa 3,8 milioni di tonnellate di materie prime.

Le nuove direttive europee

Le nuove direttive Ue sull’economia circolare pongono degli obiettivi più ambiziosi di quelli attuali inerenti al ciclo di rifiuti. Il nostro paese, come detto, si sta comportando bene ma mostra anche ritardi e modalità inadeguate nell’affrontare la questione normativa dell'”End of Waste” ovvero della cessazione della qualifica di rifiuto. Il termine End of Waste, per chi non lo sapesse, si riferisce ad un processo di recupero eseguito su di un determinato rifiuto. Al termine del processo il rifiuto perde tale nome in quanto acquisisce quello di prodotto. Quindi con il termine End of Waste si deve intendere il processo che permette al rifiuto di tornare ad essere un prodotto e non il risultato finale.

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