Il fisco sta chiedendo 26 mila euro a un pensionato di Siena. Deve pagare l’Agenzia delle Entrate in 5 giorni. “Giorgia aiutami” è l’appello che l’uomo rivolge alla Meloni tramite una lettera che è subito diventata virale. Tanti italiani si stanno rivedendo nelle difficoltà affrontate dall’anziano uomo.

Un vecchio debito dimenticato

Ha 86 anni il pensionato che si è visto recapitare a casa una missiva da parte del fisco nella quale si chiede di adempiere ai suoi obblighi e pagare il debito risalente a 25 anni prima.

L’uomo non era a conoscenza di tale situazione fiscale, e col passare degli anni la somma è arrivata a 25 mila euro. La scadenza porta la data a 5 giorni dal ricevimento della missiva. Disperato il pensionato scrive alla Meloni: “Giorgia aiutami”, e il suo appeal diventa il grido di aiuto di migliaia di italiani, pensionati e non, che non riescono più ad andare avanti. La cartella esattoriale non vuole sentire ragioni e il pensionato in questione non ha la somma richiesta. L’ultima carta da giocare diventa un grido di aiuto verso il nostro premier. Quanto accaduto è successo a Piancastagnaio, il centro principale del versante senese dell’Amiata.

Il protagonista della vicenda è un anziano signore di 86 anni ormai in pensione. Faceva il commerciante e afferma di non essere a conoscenza di questo debito risalente a 25 anni fa. L’unica cosa che ha pensato di fare per risolvere il problema è stata quella di prendere carta e penna e scrivere una lettera indirizzata sia alla Nazione che all’Agenzia delle Entrate di Siena. Negli anni, il debito ha accumulato more e altre voci, con un totale che sfiora i 30 mila euro. Non è chiaro il perché tale somma non sia rateizzabile. Sta di fatto che l’anziano signore (il quale vuole rimanere anonimo e non ha voluto accettare le interviste dei tanti giornalisti che si sono interessati alla sua vicenda) ha solo 5 giorni di tempo per pagare tale somma e chiudere il suo debito nei confronti del fisco.

Aiutami Giorgia, la premier può davvero aiutarlo?

Il pensionato dice nella missiva di sentirsi un cittadino di serie B, in quanto ha cercato un contatto con il fisco di Siena, senza però ottenere nessun riscontro. Ora spera che il nostro premier ci metta una pezza, anche se non è chiaro in che modo. Il suo “Giorgia aiutami” però diventa il grido d’appello di tutti gli italiani, non solo pensionati, ma anche lavoratori che stanno facendo grande fatica ad abbinare il pranzo con la cena e arrivare a fine mese. L’eliminazione del reddito di cittadinanza è stata una batosta per molti, anche se la politica fa sapere che non mancheranno aiuti importanti per i più bisognosi. Nella lettera, comunque, l’anziano pensionato ci tiene a precisare di aver sempre fatto il suo dovere di imprenditore, andando a regolamentare al meglio i suoi dipendenti, cosa che non tutti all’epoca facevano.

“Ho sempre cercato un rapporto onesto e leale con decine di dipendenti regolarmente assunti e ai quali ho sempre versato i contributi… Un punto d’orgoglio anche perchè in quegli anni non tutti lo facevano. Mi sconvolge il solo pensiero di come posso pagare, visto che non possiedo beni immobili e che l’unico reddito di sostentamento è la pensione, fra l’altro di modesta entità”.

Da parte del Governo non è ancora arrivata nessuna risposta, ma c’è chi scommette che potrebbe invece essere Matteo Salvini a prendere a cuore la vicenda, visto che la pace fiscale è sempre stato uno dei suoi cavalli di battaglia.

I punti chiave…

  • un pensionato scrive alla Meloni chiedendole aiuto per un debito col fisco che ammonta a quasi 30 mila euro;
  • l’uomo afferma che tale debito risaliva a 25 anni prima, ma che non ne era a conoscenza;
  • nessuna risposta da Palazzo Chigi, ma c’è chi ipotizza un intervento di Salvini sulla vicenda.