Continua la guerra in Ucraina e anche il problema del gas russo dopo le sanzioni al paese in seguito al conflitto. A parlare di un possibile piano per sostituire il gas russo in Italia è stato Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica, durante un’intervista al Corriere.

Gas russo, ecco il piano per sostituirlo

Il timore maggiore da un mese a questa parte è quello di una interruzione della fornitura di gas e razionamenti ma secondo il ministro nonostante l’Italia sia in preallerta da un mese, il gas continua ad arrivare regolarmente e le forniture vengono monitorate giornalmente:

«Noi acquistiamo gas per il 95% del nostro fabbisogno.

Il 40% arriva da Mosca. È chiaro che il problema esiste. E che dobbiamo diversificare. Aumentare cioè il numero di chi ci vende gas. Stiamo facendo accordi in questi giorni con molti altri Paesi. Abbiamo poi 5 grandi gasdotti dai due in Sicilia a quello pugliese che ci permettono di avere gas da zone del mondo diverse…»

Al Corriere, Cingolani ha riferito che il governo sta trattando per acquistare altri rigassificatori galleggianti che possono fornire 10 miliardi di metri cubi all’anno e poi è possibile accrescere il prelievo del gas dai giacimenti esistenti per altri 2 miliardi. Servono quindi due anni almeno per essere indipendenti dalla Russia.

Nuove sanzioni alla Russia, ecco cosa potrebbe cambiare

Nel frattempo, mentre l’Italia cerca un piano per non dipendere più dalla Russia, il paese rischia nuove sanzioni, ancora più pesanti dopo la strage di Bucha. Secondo la ministra della Difesa tedesca Christine Lambrecht, l’Ue dovrebbe parlare dello stop all’importazione di gas russo.

Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel e la presidente del Pe Roberta Metsola hanno sottolineato l’importanza di adottare nuove misure ancora più dure contro la Russia mentre Ursula von der Leyen e il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres hanno sollecitato un’inchiesta indipendente.

Tra le possibili conseguenze per la Russia, appunto, figurano nuove sanzioni che potrebbero comprendere anche le forniture di gas. Un punto a cui si arriverà nei prossimi giorni.

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