Le infezioni negli Stati Uniti sono più che triplicate e si segnala un caso certo anche in Italia. Stiamo parlando della Candida auris, il tristemente noto fungo killer. Ora i virologi lo temono, ecco perché e soprattutto quali sono i sintomi.

Fungo killer, cos’è la candida auris?

A quanto pare la candida auris è più pericolosa di quanto si potesse immaginare. Le statistiche ci dicono che tale fungo killer può provocare candidosi nell’uomo, ma soprattutto può portare alla morte. Le statistiche ora ci raccontano numeri davvero preoccupanti, poiché il decesso è di addirittura un caso su tre.

A preoccupare maggiormente i virologi statunitensi è il fatto che tale virus è resistente ai farmaci antimicotici. Mentre gli USA registrano un’impennata di casi, anche l’Italia conferma almeno un caso certo. È stato registrato in Toscana ed è la prima infezione ufficiale di quest’anno relativa alla candida auris.

Secondo il CDC si tratta di una seria minaccia a livello globale, visto che dal 2020 (anno in cui è scoppiata l’epidemia da Covid) al 2022 i casi si sono praticamente triplicati. Non solo gli USA sono preoccupati, ma anche gli organi competenti europei. Secondo l’ECDC infatti il fungo killer rappresenta un serio rischio per il sistema sanitario europeo. Il virus è stato scoperto per la prima volta nel 2009 da una paziente giapponese. Il nome auris (dal latino orecchio), è stato dato poiché inizialmente identificato nel canale auricolare della paziente. Tale virus però può infettare anche il sangue, il sistema nervoso centrale, reni, fegato, ossa, muscoli, articolazioni, milza e occhi. La sintomatologia varia a seconda dell’aria attaccata.

Quali sono i sintomi più comuni?

Benché, come dicevamo, i sintomi possono variare sensibilmente a seconda dell’area interessata dall’infezione, possiamo comunque tracciare una serie di effetti generali causati dal fungo killer. Si segnalano quindi febbre, brividi, otiti, infiammazione delle ferite, infezioni del sangue, oltre che rossore, gonfiore e presenza di pus nell’aria colpita.

I soggetti più esposti all’infezione sono gli anziani, i bambini, gli individui fragili, i fumatori e soggetti che presentano deficit immunologici. A preoccupare maggiormente è l’alta resistenza del virus ai farmaci. Il contagio avviene attraverso il contatto con persone infette e con superfici contaminate. Si tratta quindi di un virus altamente contagioso.

Il fungo killer sta quindi diventando il nuovo spauracchio del sistema sanitario e gli esperti mettono in guardia invitando gli organi competenti a una massiccia opera di prevenzione. Per farlo saranno necessarie migliori pratiche di rilevamento, al fine di individuare il virus e isolarlo prima che possa contagiare altre persone. E dopo due anni di pandemia da Covid, scommettiamo che proprio nessuna ha voglia di sperimentare una nuova epidemia.