Dopo settimane di silenzio, quando lo spauracchio della pandemia sembrava un lontano ricordo, ecco che si torna a parlare di covid 19 a causa della variante Bythos, la nuova variante del Covid che l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva inserito tra quelle da monitorare. Negli ultimi giorni, la nuova variante, di cui si discuteva in merito alla pericolosità e le mutazioni, è stata trovata anche in Italia e infatti i casi di Covid-19 sono tornati a salire, anche se siamo ben lontani dai numeri di qualche mese fa.

La variante Bythos fu trovata lo scorso luglio per la prima volta in Australia, colpendo tutta la parte meridionale del paese. Col passare dei mesi, questa variante si è espansa. In seguito furono trovate oltre 100 sequenze in Danimarca, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Regno Unito, Svezia e Austria.

Variante Bythos Covid-19 arriva in Italia: ancora pochi casi

Al momento non è ancora chiaro se questa variante sia in grado di causare una malattia più grave, o sia più trasmissibile di altre varianti. L’Oms, quindi, continua a monitorare la situazione in attesa di capire come procedere. Nell’ultimo bollettino che riguarda 60mila sequenze registrate tra il 30 gennaio e il 28 febbraio, l’organizzazione mondiale ha affermato che i ceppi da cui deriva Bythos rappresentano il 41,8% del totale. Il 32,6% riguardano la variante Kraken e l’1,2% per Bythos. Ecco perchè, almeno al momento, non c’è un vero e proprio allarme ma l’attenzione si mantiene alta. In Italia, quindi, sono stati registrati vari casi riferiti a Bythos e attualmente rappresenta lo 0,82% delle sequenze rilevate.

Mentre in Italia si parla dell’inchiesta covid, legata ai primi mesi di pandemia e che vede coinvolti l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte e l’ex ministro Roberto Speranza, lo spauracchio della pandemia non è finito con la nuova variante XBF. Nell’ultimo bollettino settimanale, insieme alle varianti BF.

7, BQ.1 (Cerberus), BA.2.75 (Centaurus), CH.1.1 (Orthrus), XBB (Gryphon), XBB.1.5 è quindi apparsa anche Bythos. La preoccupazione deriva dal fatto che le mutazioni potrebbero renderla più trasmissibile.

Sintomi

Intanto, per quanto riguarda i sintomi, non sembrano esserci particolari differenze rispetto a quelli già visti in passat. Cioè naso che cola, tosse, mal di gola, febbre, dolori muscolari, cefalea etc. Le prossime settimane saranno molto importanti per capire come evolverà la situazione con questa nuova variante. Intanto, la nuova variante continuerà a essere monitorata e studiata, anche se alcuni studi australiani avevano dimostrato che alcuni antivirali usati per il Covid-19 non sono più adatti per contro vari ceppi, tra cui anche Bythos.