Esequie in forma civile quelle in programma domani per l’ex presidente della Repubblica. Stiamo parlando del funerale laico di Napolitano. A quanto pare, molti italiani si sono chiesti perché non ci sarà alcun rito religioso per l’estremo commiato all’amato presidente. La risposta è molto semplice, Giorgio Napolitano era ateo.

L’addio all’ex Presidente della Repubblica

Si svolgeranno nell’emiciclo le esequi in forma civile dedicate a Giorgio Napolitano. Ieri è stata invece disposta la camera ardente in Senato.

Il funerale laico di Napolitano verrà trasmesso anche in diretta tv su Rai 1 a partire dalle 11:30. Come detto l’appuntamento è fissato per domani, martedì 26 settembre. Oltre alla diretta televisiva, saranno disposti dei maxi schermi anche nel Parlamento, così da dare la possibilità ai politici a lavoro di commemorare l’ex presidente presenziando virtualmente all’ultimo saluto. Naturalmente, si tratta di funerali di stato, come previsto per tutti gli ex Presidenti che hanno rivisto tale ruolo nelle istituzioni del paese, siano esse relative alla Camera, al Consiglio, al Senato o alla Repubblica. L’unica particolarità rispetto ad altri casi è il fatto che si tratta di una forma laica, quindi senza alcun rito religioso al suo interno.

Come dicevamo, Giorgio Napolitano era un non credente, anzi era notoriamente ateo, tanto da figurare anche nell’elenco stilato dall’UAAR, relativo ai personaggi famosi che non credono in Dio. Per visionare tale elenco vi invitiamo a consultare il portale ufficiale dell’UAAR, la nota associazione laica che ha avuto come presidenti onorari personaggi come Margherita Hack e Piergiorgio Odifreddi. Per quanto concerne invece il funerale laico di Napolitano, quel che sappiamo che ci saranno vari interventi di personaggi del mondo della politica e non solo, i quali rilasceranno la loro testimonianza per commemorare al meglio la figura dell’ex presidente. L’altra particolarità è che mai delle esequie laiche si erano svolte nell’emiciclo sovrastato dalla vetrata di Ernesto Basile.

Funerale laico Napolitano, le regole

Per quanto riguarda il funerale di stato, ci sono delle regole ben precise da rispettare. Infatti, il cerimoniale prevede il feretro contornato da sei carabinieri in alta uniforme, onori militari al feretro all’ingresso del luogo della cerimonia e all’uscita, la presenza di un rappresentante del governo e una orazione commemorativa ufficiale. Si tratta di un cerimoniale andato già in scena ieri, quando appunto è stata disposta la camera ardente all’interno dello stesso Senato. Stavolta a presenziare come rappresentante del Governo c’è stato il Presidente in carica Sergio Mattarella, il quale ha dato il suo estremo saluto al suo predecessore. Confermato anche il lutto nazionale, disposto dal sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano.

Fece molto discutere il lutto nazionale per Berlusconi, in quanto mai un ex presidente del Consiglio aveva ottenuto tale onore. Stavolta invece nessuno ha avuto da ridire sulla disposizione emessa per l’addio a Giorgio Napolitano. Anche in questo caso ci sarà tutto un cerimoniale da mettere in atto: Fino alla fine della celebrazione di addio a Napolitano, il tricolore e la bandiera europea sventoleranno a mezz’asta, in segno di lutto, sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero. Sospesi anche gli eventi politici da parte dei partiti.

I punti chiave…

  • il funerale laico di Napolitano non prevede alcun rito religioso, questo perché l’ex presidente era ateo;
  • le esequie civili inizieranno domani 26 settembre, saranno visibili anche in diretta tv a partire dalle 11:30 su Rai 1;
  • disposto anche il lutto nazionale.