Fumare non nuoce solo gravemente alla salute ma anche al portafoglio. E lo sarà ancora di più a partire da gennaio 2023 quando ci sarà un nuovo aumento del prezzo delle sigarette.

Una norma inserita nella bozza della Legge di Bilancio, infatti, ha alzato l’accisa specifica per queste ultime, che dovrebbe comportare un rincaro di circa 20 centesimi a pacchetto, a seconda delle marche.

Questo il primo anno e poi tra i 10 e 15 centesimi nei tre anni successivi. La bozza prevede inoltre un adeguamento anche sulla tassazione delle sigarette elettroniche e dei prodotti a tabacco riscaldato, in particolar modo per le sigarette elettroniche con nicotina.

Il fumo è uno dei principali fattori di rischio per la salute dell’essere umano per cui in molti sperano che questi nuovi aumenti possano indurre molti a smettere di fumare.

Fumare nuoce gravemente alla salute e al portafoglio

La bozza del decreto del Governo Meloni prevede, come detto, un aumento del prezzo delle sigarette. Esattamente l’accisa dovrà essere di 36 euro ogni 1000 sigarette nel 2023, di 36,5 euro nel 2024 e di 37 euro nel 2025. Se si ragiona sul triennio, quindi, l’aumento complessivo dovrebbe arrivare intorno ai 50 centesimi a pacchetto, che è troppo poco per la Fondazione Veronesi.

Quest’ultima chiede infatti che si facciano degli interventi più incisivi per disincentivare il fumo. Nel 2021, spiega sempre la Fondazione, l’erario ha incassato dal tabacco 14,41 miliardi. Ogni anno, però, le malattie legate al fumo costano circa 26 miliardi tra costi diretti e indiretti. Proprio per questo, già dallo scorso anno, ha presentato una petizione al Parlamento per chiedere l’aumento significativo delle accise (quello di adesso è ancora troppo basso) su sigarette, tabacco sciolto e riscaldato. In più ha chiesto al Governo misure reali per aiutare i fumatori a smettere e inoltre di fare qualcosa per chi si ammala di fumo passivo.

L’aumento delle sigarette

Triplo ritocco nel prossimo triennio per l’accisa sulle sigarette.

Un pacchetto, quindi, potrebbe costare in più 45-50 centesimi al termine del 2025. Secondo la bozza, poi, anche le sigarette elettroniche con tabacco dovrebbero aumentare. L’incremento dovrebbe essere sotto gli 8 centesimi per millimetro per quelle senza nicotina e di 13 centesimi per quelle con la nicotina.

Ma all’estero come funziona, invece? L’Olanda, ad esempio, ha annunciato di voler portare un pacchetto di sigarette a 40 euro entro il 2040, ora costa 8 euro circa. L’obiettivo è quello di far calare la popolazione fumatrice dal 20 al 7%. Nell’est Europa, invece, le sigarette costano ancora poco. Prima del conflitto tra Russia e Ucraina, ad esempio, 1 pacchetto venduto in Moldavia o in Bielorussia costava circa 1 euro. In Gran Bretagna, invece, lo stesso pacchetto costa all’incirca 10 euro mentre in Francia e in Germania circa 7-8 euro.

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