Anche le sigarette costeranno di più. Tempi davvero duri per i fumatori con l’aumento delle accise sulle sigarette che per qualcuno significa davvero dover cambiare abitudini. O almeno diminuire il numero di bionde che si fumano durante la giornata. La bozza della Manovra di Governo ha ormai preso forma. La premier Giorgia Meloni ha definito il lavoro fatto una manovra concreta e coraggiosa. Lo scopo della nuova manovra è favorire la crescita, aiutare le persone fragili, ma anche scommettere sul futuro e investire nelle famiglie – come ha sottolineato la Meloni.

Tra le novità contenute nella bozza della manovra c’è l’aumento delle accise sulle sigarette. Cosa cambia in concreto per i fumatori?

Aumento accise sigarette, la nuova tassa aumenta di 70 centesimi il prezzo delle bionde per un pacchetto da 20

Nel 2023, l’aumento delle accise sulle sigarette sarà di 36 euro per mille sigarette. Facendo due rapidi calcoli, si parla di 70 centesimi in più per un pacchetto di sigarette da 20. Non Proprio pochissimo, anche se difficilmente fumatori accaniti desisteranno. Gli aumenti, però, non sono finiti. Nel 2024 l’accisa sulle sigarette salirà ancora a 36,5 euro, e nel 2025 a 37 euro per mille sigarette. Nei giorni scorsi, si parlava già di un possibile aumento delle accise che poi è diventato realtà.

I rincari non riguardano solo la tassa sulle sigarette ma anche il tabacco riscaldato. Ossia alcuni tipi di tabacco da usare con le sigarette elettroniche. Per quanto riguarda queste categorie, i prodotti sono stati già aumentati del 30% nel 2021 e 35% del 2022. Dal gennaio 2023 si passerà al 40%.
Le nuove accise sulle sigarette, che sicuramente non faranno felici i fumatori, non sono le uniche rimodulazioni a cui ha messo mano il governo. Tra le novità, troviamo anche la detassazione delle mance per i camerieri, ma anche lo stop di due anni per il 2023 e il 2024 per l’adeguamento delle multe all’indice Istat.

Arriva anche la detassazione delle mance per i camerieri

Per quanto riguarda il tasso delle tasse sulle mance che i clienti lasciano ai camerieri, ora l’importo sarà tassato con un’aliquota agevolata al 5% che va a sostituire le normali aliquote Irpef e le addizionali locali sul reddito. Il prelievo ridotto, viene applicato solo per le quote che non superano il 25% e fino ad un massimo di 50 mila euro.
Quanto incassa lo stato con gli aumenti delle sigarette? Ancora non è chiaro, ma nella manovra si prevedono aumenti di entrate fino a 138 milioni di euro, in arrivo proprio dalle bionde. Con l’aumento delle accise, quindi, anche gli incassi dello stato subiranno un rialzo.