Guinnes dei primati e Unione Europea sono d’accordo, il casu marzu è un formaggio pericoloso, oltre a essere il più puzzolente del mondo. Si tratta di un prodotto tipico della Sardegna, e naturalmente la regione difende a oltranza il suo prodotto caratteristico. Ma come viene realizzato? Scopriamolo insieme.

Il caso Casu Marzu

Questo formaggio italiano pericoloso è costituito da formaggio caprino o pecorino, ma il processo di formazione ci avvale della colonizzazione delle larve di mosca. In sostanza, le mosche depositano le larve all’interno del formaggio, e vi si nutrono di esso.

Durante questo processo, le larve continuano a riprodursi e a svilupparsi all’interno del latticino. Il lavoro umano non manca, come ad esempio quello di creare dei buchi all’interno dell’alimento e riempirli di olio, al fine di favorire l’azione delle mosche e ammorbidire la crosta del prodotto. Il periodo di realizzazione del casu marzu va dai 3 ai 6 mesi e generalmente la realizzazione avviene nei periodi estivi o primaverili. Una volta che il numero di larve è diminuito e la forma di pecorino è considerata abbastanza matura, allora si procede alla rimozione della parte superiore.

Questo è in sostanza il processo di realizzazione di questo pericoloso formaggio italiano. Secondo le norme emanate dall’unione Europea, questo prodotto è pericoloso per la salute delle persone ed è per questo motivo che non può essere prodotto industrialmente. Inoltre è proibita la vendita del prodotto in quanto la sua realizzazione contrasta le norme igieniche e sanitarie stabilite dalla Comunità Europea. Naturalmente, la Sardegna non è affatto d’accordo con questa decisione. Per salvarlo ha infatti deciso di inserirlo nella lista dei prodotti tradizionali. Negli ultimi anni si è fatto di più. Nel 2005 infatti alcuni produttori di Casu Marzu hanno chiesto alla Facoltà di Veterinaria dell’Università di Sassari di creare un allevamento di larve protetto e legale.

In questo caso è stato possibile controllare l’intero processo di realizzazione del latticino.

Formaggio italiano pericoloso, ma ce n’è anche uno puzzolente

In realtà, benché nel nostro titolo ci riferissimo chiaramente ai richiami alimentari operati dal Ministero della Salute, e naturalmente nessun richiamo di questo tipo è in atto nel nostro paese, per quanto riguarda la Comunità Europea abbiamo visto che esiste un vero e proprio ban per questo prodotto. Se il casu Marzu è noto per essere un edotto dall’odore non per tutti, ma soprattutto dalla realizzazione discutibile, ce n’è un altro che invece entra nel Guinness World Record dei più puzzolenti al mondo. Stiamo parlando del The Minger. Si tratta di un prodotto scozzese che proprio di recente ha stretto un accordo commerciale con una grossa catena di supermercati nel Regno Unito. La sua consistenza è molto simile al brie, ma ha una crosta più dura.

Il suo odore viene descritto come un mostro tra carne e cavolo, insomma non proprio qualcosa che faccia pensare a un profumo piacevole. Per questo Natale 2023 sarà disponibile in 54 negozi scozzesi. Rory Stone, gestore dell’azienda Highland Fine Cheeses, intervistato dal Daily Telegraph, si è detto entusiasta di rendere disponibile il formaggio a milioni di acquirenti, ma allo stesso tempo è consapevole del fatto che il suo odore potrà non piacere a tutti e addirittura scatenare una qualche polemica. Del resto, nell’era dei social si polemizza per qualsiasi cosa e certamente non mancherà qualche agguerrito leone da tastiera che si scaglierà contro la scelta di vendere il The Minger nei supermercati britannici.

I punti chiave…

  • il casu marzu è considerato un formaggio italiano pericoloso dall’Unione Europea;
  • la Sardegna lo protegge dichiarandolo prodotto tradizionale tipico della regione;
  • intanto dalla Scozia arriva il The Minger, il formaggio più puzzolente del mondo.