Difficile pensare a qualcuno che non ha mai sognato ferie illimitate durante l’anno. Se per la maggior parte dei lavoratori e dipendenti non è proprio possibile, la decisione presa da Microsoft pochi giorni fa potrebbe davvero rivoluzionare il mondo del lavoro. Il colosso informatico, infatti, dal 16 gennaio ha deciso di dare la possibilità ai suoi dipendenti di fruire del tempo libero discrezionale. Il 2023, per Microsoft si è aperto con la notizia di un piano licenziamenti da 10mila posti, che ha avuto una risonanza internazionale.

Ma se da un lato ha deciso di tagliare posti di lavoro, dall’altro ha rimesso mano ad una proposta fatta nel 2014 dal fondatore di Virgin Richard Branson, che aveva annunciato una cosa simile.

Ferie illimitate diventano realtà, la novità di Microsoft

I dipendenti di Microsoft, infatti, hanno ricevuto nella loro casella email una comunicazione da parte delle risorse umane che anticipava, appunto, la nuova policy. Ossia dal 16 gennaio sarebbe stato possibile usufruire di ferie illimitate o meglio di tempo libero discrezionale. Ma cosa significa in pratica? Microsoft ha capito che il mondo del lavoro è cambiato, c’è molta più flessibilità e ormai le persone lavorano ovunque. Ecco perché ha pensato a un modello di lavoro più flessibile, quindi i dipendenti potranno chiedere permessi e staccare dal lavoro discrezionalmente. Al tempo libero discrezionale, si aggiungono ovviamente, le chiusure aziendali per ferie, i permessi speciali e il tempo libero per motivi di salute fisica e mentale, ma anche quelli per lutto e per i cosiddetti “jury duty”.

In più, tutti i dipendenti che hanno accumulato ferie non fruite, ad aprile riceveranno un compenso extra. La novità, ovviamente, si è già diffusa ma per adesso Microsoft offrirà questa possibilità ai lavoratori dipendenti negli Stati Uniti e non quelli fuori. Infatti le questioni burocratiche non rendono molto semplice applicare le stesse regole anche in altri paesi.

Dove è già possibile

Anche se la notizia di ferie illimitate da parte del colosso americano sembra una rivoluzione, in realtà ci sono già altre aziende che usano strategie simili. Parliamo di Netflix, Oracle, LinkedIn, Salesforce e Goldman Sachs. C’è poi il caso Virgin, che risale al 2014. Il fondatore annunciò che i dipendenti potevano scegliere quando andare in ferie. Anche se sembra una prerogativa tutta americana, anche in Europa ci sono delle aziende che hanno seguito lo stesso esempio. Basti pensare all’austriaca Bitpanda, che da aprile 2022 permette ai dipendenti di prendere ferie illimitate e pagate. In Italia, come scrive Vanity Fair, alcune aziende giovani, come quelle che fanno parte della società del Gruppo OneDay (ScuolaZoo, WeRoad e House of Talent) hanno aderito a questa filosofia.
Nella pratica, anche se si adoperano più di 26 giorni di ferie non succede nulla ma prima di riposare, si dovrebbe terminare il lavoro adottando una buona strategia organizzativa. Si tratta di una strategia che fa leva sull’organizzazione del dipendente. Più si è organizzati, più si riesce a smaltire il lavoro e quindi prendere più giorni di riposo. Le aziende sono felici perché non si accumulano ferie su ferie.