In un futuro neanche troppo lontano, le persone dovranno abituarsi a mangiare insetti. Da gennaio 2023, infatti, è entrata in vigore da parte della Ue, l’immissione in commercio di alcuni prodotti a base di polvere parzialmente sgrassata di Acheta Domesticus, conosciuto come grillo domestico. Per adesso i nuovi cibi a base di farina di grillo possono essere commercializzati da una società vietnamita Cricket One Co Ltd. A Torino, intanto nei prossimi giorni dovrebbero già arrivare negli scaffali dei supermercati gli spaghetti torinesi a base di farina di grillo, prodotti da un’azienda di Scalenghe, Italian Cricket Farm, che ha chiesto l’autorizzazione alla vendita di prodotti di novel food.

La curiosità intorno a questi prodotti è tanta. Soprattutto dopo che la Fao aveva ribadito come entro il 2050 a causa dei cambiamenti climatici gli allevamenti animali non potranno più soddisfare il fabbisogno di tutta la popolazione e quindi serviranno delle alternative proteiche economiche. Anche perché sono milioni le persone in tutto il mondo che mangiano insetti. In Italia, invece, è quasi un tabù.

Cibo e pasta con farina di grillo, quanto costa e dove si troverà

La farina di grillo ha un costo che va da 7,5/8 euro per ogni 100g e la potremo trovare in vari cibi. Si va dalla pasta, appunto, ma anche pane, panini, cracker, biscotti, barrette, prodotti a base di pasta (secchi), prodotti a base di pasta farcita (secchi) e premiscele per prodotti da forno. Ci sono poi anche salse, piatti a base di legumi, pizza, piatti trasformati a base di patate, latte in polvere. Ma anche prodotti a base di pasta, prodotti sostitutivi della carne, minestre e minestre concentrate, birra, prodotti a base di cioccolato e frutta oleosa. In sostanza la si potrà trovare in molti prodotti e chiaramente dovrà essere indicato.

Chi non dovrebbe mangiarla

Qualcuno si è chiesto anche se la farina di grillo faccia o meno male.

La Ue pensa che sia un alimento sicuro alle “condizioni e ai livelli d’uso proposti”, ma non si possono escludere allergie sulla base di alcune prove pubblicate e riferite alle allergie alimentari connesse agli insetti. In pratica, consumare questi alimenti potrebbe provocare una “sensibilizzazione” alle sue proteine, per questo l’Autorità alimentare Ue ha chiesto di eseguire nuove ricerche in merito.

Chi sa di essere allergico ai crostacei, ai molluschi e agli acari della polvere dovrebbe però stare attento più degli altri. Infatti questa farina potrebbe provocare reazioni allergiche in queste persone. Serviranno però degli studi più approfonditi per capire il livello di allergenicità.
Nei prossimi giorni o settimane, quindi, non sarà difficile scovare la farina di grillo negli scaffali di alcuni supermercati. Chiaramente i prodotti a base di polvere parzialmente sgrassata di Acheta Domesticus saranno indicati e quindi non c’è nessun pericolo di mangiarli senza saperlo.