Galeotto fu il New York Times. Tutto è iniziato quando il noto giornale ha rivelato quali potrebbero essere i reali piani del gruppo Meta. Secondo alcune indiscrezioni infatti Facebook e Instagram stanno per diventare a pagamento. La notizia ha subito fatto il giro del web e ha scatenato il panico tra gli internauti. Ma cosa c’è di vero?

Una soluzione solo per l’Europa?

Le reali intenzioni di Mark Zuckerberg, numero 2 del gruppo Meta e fondatore del noto social, potrebbero ormai essere state svelate.

Secondo queste indiscrezioni rivelate dal New York Times, l’idea di Zuckerberg nasce a seguito delle tensioni che si stanno scatenando in Europa in merito alla privacy. L’Authority ha infatti inflitto molteplici multe al gruppo Meta per violazione della privacy e gestione dati. Negli scorsi mesi gli è stata comminata una multa dall’Authority irlandese pari a 390 milioni per aver costretto gli utenti a dare l’ok alla visualizzazione di annunci personalizzati al fine di usare FB.

Anche la Germania ha alzato la voce contro i social di Zuckerberg. Nel paese teutonico è infatti arrivato lo stop allo sfruttamento dei dati degli utenti raccolti sui social di Meta senza un più esplicito consenso. Insomma, le tensioni tra Meta e il vecchio continente stanno modificando quelli che potrebbero essere le strategie di mercato della piattaforma in Europa. Il comune denominatore di queste tensioni potrebbe essere l’esigenza da parte di Facebook e Instagram di accedere al maggior numero di informazioni e dati sui clienti al fine di offrire pubblicità mirate. Ormai sappiamo bene che gli spot e i banner presenti sulle due piattaforme rappresentano il grande business che il gruppo Meta porta avanti e fa incrementare il fatturato. a questo punto, però, se diventa difficile gestire tale strategia nel nostro continente, non rimane che ovviare alla cosa proponendo una soluzione alternativa.

Facebook e Instagram a pagamento

Non c’è pace per gli internauti europei da quando sul New York Times è apparsa la notizia dei social di Meta a pagamento. Secondo indiscrezioni infatti l’azienda sta pensando a una strategia nuova per il vecchio continente al fine di risolvere il problema degli introiti nei paesi che stanno creando problemi alla raccolta dati. Come dicevamo, Meta essenzialmente si sorregge proprio grazie a questo complesso processo di acquisizione dati. L’algoritmo poi li elabora e propone di volta in volta a tutti gli iscritti di Facebook e Instagram inserzioni sempre più personalizzate. Le molteplici multe comminate al gruppo però stanno facendo pensare a una nuova strategia. I social diventeranno davvero a pagamento nel nostro paese?

La soluzione sembra essere proprio questa. Zuckerberg starebbe quindi pensando di offrire un servizio alternativo, ossia l’accesso ai social a pagamento e senza inserzioni. Non è chiaro se si tratterà di proporre due diversi servizi, ossia uno standard con le pubblicità e uno in abbonamento. Gli europei potrebbero quindi scegliere tra le due soluzioni, ma probabilmente in questo modo tutti preferirebbero mantenere il profilo standard, così da non pagare. Più probabile quindi che vengano offerti i due social solo nella versione a pagamento. A meno che il gruppo Meta non voglia offrire servizi aggiuntivi e scimmiottare in pratica quello che attualmente sta facendo Musk con la sua piattaforma X, nota in passato come Twitter.

I punti chiave…

  • il New York Times diffonde indiscrezioni sulla possibilità che i social di Meta diventino a pagamento;
  • le due piattaforme in abbonamento sarebbero una strategia pensata solo per l’Europa;
  • con questo sistema Meta vorrebbe aggirare il problema delle multe per violazione della privacy.