Molto presto l’euro digitale andrà ad affiancare i contanti e i conti bancari. Il Consiglio direttivo della Bce ha avviato la fase di preparazione che partirà il 1 novembre e durerà 2 anni. Di fatto, si tratta di un grande passo avanti per l’euro digitale con la messa a punto di nuove regole, norme, infrastrutture e i fornitori che potrebbero sviluppare la piattaforma. Ogni decisione sarà presa dal Consiglio direttivo una volta che sarà terminato l’iter legislativo dell’Unione Europea.

Di fatto, la Banca centrale europea vuole creare una versione digitale di monete e banconote per giocare d’anticipo ed evitare che altri operatori non bancari seguano la stessa strategia andando a guadagnare quote di mercato.

Euro digitale Bce, ecco come funzionerà: non sostituirà i contanti o i conti bancari

La Bce, con l’avvio dell’euro digitale, non vuole sostituire i contanti nei conti bancari, ma semplicemente offrire una soluzione di pagamento alternativa e aggiuntiva. Ogni persona potrà detenere fino a un massimo di 3mila euro in euro digitali, cifra che – come scrive Repubblica – potrebbe essere pari a 0 nel caso di utenti commerciali e per le autorità pubbliche, ogni pagamento in euro digitale sarà in automatico trasferito sui conti bancari.
Il funzionamento dell’euro digitale, quando entrerà in vigore, sarà più o meno questo: si potranno aprire conti digitali in euro tramite banche, poste, istituti di pagamento etc, il conto potrà essere poi collegato a un conto corrente o ai contanti. Si potrà quindi ricevere il pagamento anche se l’importo da ricevere superasse la soglia, in quanto la cifra aggiuntiva sarebbe trasferita sul conto collegato.

Allo stesso modo, prima di pagare non serve caricare gli euro digitali, poiché in caso di soldi non sufficienti, la differenza sarebbe trasferita dal conto bancario collegato. L’euro digitale potrà essere adoperato per i pagamenti online, ma anche per i pagamenti da persona a persona o tramite Pos.

In più sarà possibile utilizzare l’euro digitale tramite una carta fisica rilasciata da enti pubblici o uffici postali.

Quali sono i vantaggi dell’euro digitale

I vantaggi dell’euro digitale sono evidenti. Prima di tutto è sicuro, senza rischi, garantisce la protezione della privacy ed è disponibile in larga misura, può essere utilizzato ovunque e non prevede neanche una connessione online, senza contare che è anche gratuito.
A novembre, insomma, dovrebbe partire la fase di preparazione. L’euro digitale, in sostanza, vuole combinare la flessibilità del contante con le caratteristiche dei nuovi sistemi di pagamento. Nella pratica funzionerà per:

  • Pagamenti da persona a persona (P2P) come alternativa ai contanti.
  • Pagamenti presso i punti vendita (POS)
  • Pagamenti e-commerce per facilitare gli acquisti online
  • Transazioni con enti governativi (G2X, X 2 G).

Come anticipato, quindi, la fase di preparazione durerà due anni. In concomitanza, le istituzioni politiche europee, come il Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea e il Parlamento Europeo dovranno adeguarsi e predisporre il piano regolatore. L’introduzione, quindi, potrebbe avvenire nel 2026.

Riassumendo

  • A novembre partirà la fase di avvio dell’euro digitale da parte della Banca Centrale Europea
  • Il nuovo euro digitale funzionerà in modo simile a un bancomat.
  • La fase di preparazione si protrarrà per due anni.