Le compagnie aeree non scorderanno facilmente l’estate 2022 caratterizzata da scioperi, voli cancellati e boom di bagagli smarriti e ammassati negli hangar degli aeroporti. Il caos generato dalle cancellazioni, i rimborsi, risarcimenti per scioperi, ritardi e smarrimenti costerà ai vettori 4 miliardi di euro senza contare i mancati introiti degli aeroporti, parcheggi, duty free e hotel. Una lunga scia di conseguenze per il ritorno troppo veloce dei viaggiatori dopo la pandemia e l’impossibilità di gestirli da parte dei vettori a causa della carenza di personale licenziato durante i due anni e mezzo di covid.

Emergenza voli aerei e bagagli smarriti, ecco quanto costa il caos negli aeroporti europei

Come riporta il Corriere, nelle casse delle compagnie potrebbero mancare 33 milioni di euro fino a settembre. E non si parla solo di meno ricavi, ma anche dei costi per placare gli scioperi del personale che chiedono una retribuzione adeguata. Secondo la Iata, i dipendenti delle compagnie sono passati da 2,93 del 2019 a 2,48 milioni nel 2021, una cifra che nel 2022 dovrebbe salire a 2,7 milioni ma siamo ancora non vicini a tornare ai livelli pre-pandemia. Ad Amsterdam, lo scalo cittadino ha licenziato 10mila persone durante la pandemia e ora aumenterà di 5,25 euro all’ora la paga per i dipendenti. Nonostante tutto, lo scalo di Schiphol continua ad essere uno dei più problematici.

Le compagnie aeree annunciano migliaia di cancellazioni ad agosto

Per agosto, oltretutto, sempre più compagnie aeree hanno annunciato altre cancellazioni di voli. Lufthansa ha annunciato altri 2 mila voli cancellati, finora sono almeno 26mila in totale quelli annullati ad agosto da parte delle compagnie che non riescono a gestire il flusso di turisti e sono obbligate a toglier collegamenti sulla pelle dei viaggiatori. A questo si aggiungono gli scioperi in programma in estate, come quello del 17 luglio di Ryanair, easyJet, Volotea e dei controllori di volo Enav che rischia di causare nuovi disagi per chi viaggia.

E come se non bastasse emergono i problemi legati ai bagagli persi negli scali, con le immagine emblematiche di quelli ammassati negli aeroporti in cerca di proprietario. Anche qui, le compagnie dovranno sborsare rimborsi e risarcimenti. Doveva essere l’estate della ripresa, e magari in parte lo sarà, ma per chi viaggia, le compagnie e gli aeroporti si prospetta anche un periodo difficile, che forse potrebbe finire solo in autunno.