Negli ultimi giorni la pioggia non ha dato tregua e ha in parte rovinato il ponte del 25 aprile, che milioni di italiani hanno passato fuori. Nonostante tutto la pioggia caduta ad aprile non sembra bastare e ora la siccità incombe e spaventa, anche in vista dell’estate. L’emergenza siccità preoccupa soprattutto il nord Italia ed è per questo che in alcuni Comuni sono scattate le restrizioni. Tra le Regioni più colpite dal fenomeno ci sono il Piemonte e la Lombardia.

A tal proposito, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha definito la situazione piuttosto grave. E già si trema al pensiero di ciò che potrebbe accadere da giugno in poi.

Emergenza siccità, partono i razionamenti in alcuni Comuni del Piemonte, ma la situazione è grave anche in Lombardia

Nei fiumi la mancanza di acqua è del 64% nel Po e dell’83% nel Panaro. Nel nostro paese la dispersione degli acquedotti arriva al 40%. Ecco perché è fondamentale mettere in atto una politica di invasi. Dalla Giunta, è emerso che il Piemonte sta cercando proprio delle possibili soluzioni in merito. Ma dove è scattato il razionamento dell’acqua? Per adesso, i limiti sono partiti in 40 comuni del Piemonte nelle province di Novara e di Verbano Cusio Ossola. In particolare, l’assessore regionale Matteo Marnati, ha annunciato che i razionamenti riguarderanno l’irrigazione dei giardini , il riempimento delle piscine e altri usi non prioritari. Per ora, quindi, i razionamenti non riguardano gli usi domestici. Saranno i sindaci dei comuni a decidere quando farli partire, considerando che questi potrebbero essere ampliati anche agli usi domestici ma solo se la situazione dovesse peggiorare.

Per adesso, non sono stati resi noti i nomi dei 40 comuni interessati. Nelle prossime ore si dovrebbe sapere qualcosa in più, anche alla luce delle nuove decisioni relative ai razionamenti.

La situazione è piuttosto critica anche sul lago di Garda

Il Piemonte non è l’unico a rischiare.

La situazione è critica anche in Lombardia e in Trentino, dove, già settimane fa era scattato il razionamento dell’acqua per lavare le automobili o per irrigare i giardini.
In Lombardia, invece, mancano 2 milioni di metri cubi di acqua necessari per la stagione delle irrigazioni. Massimo Sertori, assessore lombardo agli Enti locali, Montagna e Utilizzo risorsa idrica, ha dichiarato che si stanno cercando di caricare i laghi ma la situazione continua a preoccupare. Lo stato di siccità del Po, infatti, fa temere per condizioni gravi come quelle viste la scorsa estate. Non è affatto da escludere che la situazione potrebbe peggiorare anche in altre zone italiane con l’arrivo del caldo e delle temperature più alte.

La situazione è piuttosto critica anche sul lago di Garda, dove il 16 aprile, secondo i satelliti del programma europeo Copernicus, il lago ha raggiunto il suo livello più basso dal 1953, 45,8 centimetri sopra lo zero idrometrico mentre la media era di 109 centimetri. A febbraio, il livello di acqua bassa del lago aveva permesso a molti turisti di raggiungere a piedi l’isola dei conigli che di solito si raggiunge solo in barca. L’allarme siccità, quindi, è tutto fuorché superato.