Lo stupro di Piacenza ha lettarlarmente infiammato la campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha pubblicato il video amatoriale della violenza subita da una donna ucraina da parte di richiedente asilo originario della Guinea. Il segretario Dem, Enrico Letta, ha subito condannato il gesto. Ha definito la pubblicazione del video un gesto indecoroso mentre la sindaca di Piacenza, la città dove si è consumato l’atroce fatto, ha commentato la pubblicazione confermando che «Con il video la vittima violentata due volte».

Non è tardata ad arrivare la risposta della Meloni, che ha respinto le accuse sottolineando che «La lesione della dignità non è la condanna di uno stupro, è lo stupro».

Elezioni politiche, polemiche per il post sulle devianze di Fdi

Il video della violenza subito dalla donna ucraina a Piacenza, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha aperto ad un botta e risposta tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta. Nelle ore successive, l’account Fratelli d’Italia ha pubblicato un post dove si invita a scegliere «da che parte stare» con l’elenco delle devianze giovanili aggiungendo a droga, bullismo e alcolismo anche obesità e anoressia e autolesionismo. Tutto è iniziato da un post di FDI che prende spunto dalle politiche adottate negli anni ‘90 dal governo islandese:

“Pronti a valorizzare lo sport e gli stili di vita sani. Quanti giovani rimangono vittime delle devianze come droga, alcol, spirale di violenza, quando vengono lasciati soli? L’antidoto più forte è lo sport”.

Le parole di FDI sono state contestate dal segretario Pd Enrico Letta che che su Twitter ha lanciato l’hashtag #VivaLeDevianze e a Radio Popolare – come scrive Repubblica – ha dichiarato:

“Due idee dell’Italia si confronteranno il 25 settembre: la nostra basata sulla libertà delle persone, una società che cerca di includere, crea lavoro e lotta contro le precarietà, l’altra è una società che va per le spicce, dove presunte maggioranze vogliono imporre regole a tutti”

Il botta e risposta da il via alla campagna elettorale

Giorgia Meloni ha risposto riportando la spiegazione “devianze” tramite Wikipedia.

Ha citato anche il sito adolescenza.it ma nel frattempo, un tweet dall’account di FdI che invitava a scegliere da che parte stare inserendo tra le devianze anche obesità e anoressia ha riacceso gli animi.
Il deputato PD Filippo Sensi ha pubblicato lo screenshot di una card social poi eliminata da FdI, dove si leggeva la lista delle presunte devianze, tra cui anche la ludopatia, l’autolesionismo, i disturbi alimentari, il bullismo, le baby gang e gli hikikomori e ha tuonato:

”Questa lista di ‘devianze giovanili’ non è solo schifosa. È un oltraggio a tutte quelle persone che soffrono, che combattono, che vivono la loro vita”

Parole a cui sono seguite quella della senatrice Paola Boldrini, vicepresidente della commissione Sanità, che ha parlato di tweet agghiacciante.
Nella polemica si è inserito anche Carlo Calenda che ha accennato ad una campagna elettorale che sta sfociando nel ridicolo:

“Definire deviante una persona con Patologie dell’alimentazione è da ignoranti pericolosi. Enrico Letta che risponde viva le devianze è livello quarta elementare. Così questa campagna sta degenerando nel ridicolo. Facciamo confronto presto”. La leader di FDI ha respinto tutte le accuse sottolineando che si tratta di “Bugie e bieca propaganda”.

La campagna elettorale in vista delle elezioni politiche ha ufficialmente preso il via.