Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Ormai manca davvero poco al voto e i partiti politici tirano fuori gli ultimi espedienti per tirare l’acqua al proprio mulino. C’è chi lo fa a suon di frecciatine e chi tira fuori addirittura dei video. Tutto fa brodo in campagna elettorale. A quattro giorni dalle prossime elezioni politiche, la Lega di Matteo Salvini va all’attacco del Partito democratico. Per farlo, ha scelto di riportare in auge il caso di Albino Ruberti, capo di gabinetto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dimessosi dopo che la stampa ha diffuso il video in cui proferisce minacce in strada in quel di Frosinone.

Evidentemente la Lega ha ritenuto che la vicenda Ruberti sia il punto debole dei dem, o meglio di quello che viene definito “sistema Pd”.

“Il cortometraggio che imbarazza il Pd”

Il video ribattezzato “il cortometraggio che imbarazza il Pd” viene condiviso sulle pagine social della Lega a pochi giorni dal voto del 25 settembre. L’inizio rimanda a un celebre incipit cinematografico: “Tratto da una storia vera”. Le telecamere inquadrano poi una ragazza intenta ad ascoltare il monologo “Io credo” di Stefano Accorsi in Radiofreccia. “Credo” è anche lo slogan scelto da Salvini e dalla Lega per questa campagna elettorale.

A un certo punto, la ragazza si alza dal divano attirata dalle urla di Albino Ruberti fuori per la strada: “In ginocchio o ti sparo”. Nel mentre, una voce fuori campo recita: “Non hanno pietà”, riferendosi agli esponenti del Partito democratico. Ecco poi arrivare il messaggio finale: “Il 25 settembre scegli”. La scelta, in questo caso, è tra il Pd di Enrico Letta associato a “In ginocchio o ti sparo”, e la Lega di Salvini “Italia in piedi”.

Questo “il cortometraggio che imbarazza il Pd”. Non un video qualunque, non una frase qualunque, non un tema qualunque.

Basterà alla Lega per mettere in cattiva luce il Partito democratico e recuperare qualcosa rispetto a Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni dato da tutti gli addetti ai lavori come prima forza politica del centrodestra?

Elezioni politiche 2022, Matteo Salvini si gioca tutto

La mente vola subito alla profezia di Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia e filosofo. La sua previsione è che dopo il voto del 25 settembre ci possa essere più di un cambiamento in seno al centrodestra. Per esempio? A partire dal ridimensionamento di Salvini all’interno della Lega, con Zaia e Giorgetti pronti a raccogliere il testimone. Ma anche una caduta stessa di Matteo Salvini, il leader del Carroccio che negli ultimi anni è riuscito a portare la Lega a percentuali impensabili. Ne vedremo delle belle in questi ultimi giorni a ridosso del voto.