Quello trasmesso nel pomeriggio di ieri da Corriere TV potrebbe essere il primo e ultimo confronto elettorale tra Enrico Letta e Giorgia Meloni prima delle elezioni del 25 settembre. Un po’ poco, ecco, considerando la posta in ballo il prossimo 25 settembre, quando l’Italia sarà chiamata ad eleggere il nuovo Parlamento. Tra le altre cose, l’ennesima esclusiva della settimana del Corriere della Sera non ha fatto altro che riaccendere le polemiche sullo storico quotidiano nazionale. Nelle ultime ore le polemiche, come sempre accade quando manca poco all voto, si sono sprecate.

Punti di vista, se possiamo dire così, divergenze di opinioni che sono alla base della democrazia. Anche se più di qualcuno ha tirato in ballo proprio quest’ultima di fronte alla scelta di organizzare (o accettare, le cose sarebbero diverse) un confronto a due, senza dare la parola agli altri protagonisti della campagna elettorale. Che poi qualcuno si sia ingegnato in altro modo, partecipando in differita al confronto, è un altro discorso. Non per questo non meritevole delle nostre attenzioni, perché l’originalità va sempre premiata.

Elezioni, i temi del confronto tra Enrico Letta e Giorgia Meloni

Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera e moderatore d’eccezione del confronto tra il segretario del Partito democratico e la numero uno di Fratelli d’Italia, ha inizialmente domandato ai due leader politici la loro posizione sulla guerra in Ucraina. Letta non ha fatto altro che ribadire il proprio sostegno alle sanzioni contro Mosca. La Meloni ha rassicurato la platea in ascolto e i partner internazionali che la politica estera dell’Italia non cambierà con il centrodestra al governo (sarebbe stato interessante ascoltare anche Matteo Salvini sull’argomento, ma ormai è tardi).

Scontro sul Pnrr

Più divisivo invece il tema collegato al Pnrr. Enrico Letta ha accusato Giorgia Meloni di volerlo rinegoziare, un’azione che – secondo il segretario dem – screditerebbe l’Italia agli occhi dell’Unione europea.

La numero uno di Fratelli d’Italia non ci sta però a far passare questa narrazione, ricordando come uno il Pnrr stesso preveda la possibilità di essere aggiornato.

Il caro bollette tema caldo delle elezioni

Altro tema caldo della campagna elettorale di queste ultime settimane è il caro bollette, con l’aumento sconsiderato dei prezzi di luce e (soprattutto) gas. Il segretario del Partito democratico ha puntato sul blocco delle bollette e sui crediti di imposta alle imprese energivore. Giorgia Meloni invece ci ha tenuto a rimarcare per l’ennesima volta la sua distanza dalla Lega, sottolineando come lo scostamento di bilancio debba essere l’ultima spiaggia.

Emergenza migratoria e diritti civili

Gli ultimi due temi principali toccati durante il confronto di ieri pomeriggio sono stati emergenza migratoria e diritti civili. Qui poi sono emerse le principali differenze tra i due partiti. Giorgia Meloni, a sorpresa, non ha citato il blocco navale, fornendo così un assist al bacio ad Enrico Letta. Che si è detto sorpreso di non aver sentito la leader di FdI parlare del provvedimento che tanto ha fatto discutere in passato. Lo scontro finale è stato però sui diritti civili, dove la Meloni ha ribattuto sottolineando come lo Stato non può disciplinare l’amore, ricevendo una replica tanto semplice quanto efficace: “Appunto”. Pochi secondi prima, Giorgia Meloni aveva appena espresso la sua contrarietà all’omogenitorialità. Chi ha vinto questo duello in diretta? Questo starà a voi deciderlo.