I rincari delle bollette hanno letteralmente invaso anche la campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. E non c’è da stupirsi di questo. Fino a poche settimane fa, i partiti politici sembravano puntare a quei temi tanto cari agli italiani come le pensioni, il reddito di cittadinanza, gli stipendi e la questione salari. Il caro bollette, davvero troppo caro, che ha investito privati cittadini, ma anche aziende e Comuni ha ribaltato un pò la situazione.

Gli italiani vogliono uscire da questo incubo causato dall’aumenti dei prezzi e lo terranno a mente il prossimo 25 settembre, quando si troveranno con la scheda elettorale in mano.

Peccato che il caro-bollette, entrato a pieno diritto tra i temi cardine di questa campagna elettorale, sta facendo litigare due alleati. Parliamo di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. La loro posizione sul tema appare davvero distante e nelle ultime ore non è tardata ad arrivare una sorta di frecciatina da parte del leader della Lega, nei confronti della Meloni.

Elezioni politiche, Matteo Salvini contro Giorgia Meloni per il tema bollette

La leader di Fratelli d’Italia durante il duello con Enrico Letta ha ribadito che uno scostamento di bilancio aprirebbe la porta alla speculazione, che avrebbe così conseguenze sulle generazioni future. Insomma, si è detta contraria a finanziare le misure contro i forti aumenti delle bollette di luce e gas con un altro deficit. Da qui non è tardato ad arrivare il monito di Matteo Salvini. Più che monito viene proprio da definirla una frecciatina nei confronti della sua alleata. Il leader della Lega ha ribadito che le bollette alle stelle rappresentano la preoccupazione maggiore per gli italiani in questo momento. Quindi, è necessario contribuire con 30 miliardi per aiutare subito i cittadini a far fronte ai rincari:

“Chi dice no a un intervento non conosce il proprio Paese.

Con Giorgia vinceremo le elezioni ma non capisco perché su questo Meloni tentenni.”

Serve mettere sul piatto 30 miliardi a debito

Salvini ha le idee chiare in vista delle elezioni politiche. Per aiutare gli italiani a pagare le bollette serve mettere sul piatto 30 miliardi a debito, in attesa di un intervento da parte dell’Europa. Cifre un po’ lontane da quelle che aveva proposto la Meloni, durante un intervento a Porta a Porta. In quell’occasione aveva paerlato di bloccare la speculazione e approvare una norma che sarebbe costata circa 4 miliardi. Sul tema bollette, e forse non solo, i due leader sembrano trovarsi distanti e c’è già chi parla di invidia di Salvini – come scrive Il Foglio – nei confronti di quella che, secondo i sondaggi, potrebbe diventare il nuovo presidente del Consiglio. E mentre continuano le beghe elettorali, gli italiani attendono con ansia di sapere se prima o poi le bollette torneranno ai livelli dello scorso anno. Prima della guerra in Ucraina, prima dell’inflazione e prima dell’era “costa tutto di più”.