Manca sempre meno alle elezioni del 25 settembre e ormai gli scontri tra i partiti politici avvengono maggiormente via social. Anche gli elettori si sono abituati alle frecciatine più o meno velate tra i politici, una guerra senza esclusione di colpi, che si combatte proprio dove ormai tanti giovani e non passano intere giornate. Non è passato molto tempo dall’accusa di Calenda a Di Maio, quando ha velatamente detto di non votare ex venditori di bibite. L’ultima uscita riguarda Ignazio La Russa che vede la vittoria a portata di mano.

Il co-fondatore di Fratelli d’Italia, insieme a Giorgia Meloni e Guido Crosetto, vanta già esperienze di governo tra le fila del Popolo della Libertà.

Quindi che possa tornare alla guida del Paese, con il suo partito dato stra-favorito, è una possibilità più che concreta. Da qui forse l’atteggiamento sprezzante nei confronti di Chiara Ferragni, che in questa campagna elettorale più volte ha lasciato intendere la sua posizione opposta al pensiero della destra italiana.

Elezioni 25 settembre, la sfida di La Russa a Chiara Ferragni

“Se vinciamo noi, tre mesi di silenzio sui social”. Ha scritto pressapoco così Ignazio La Russa scagliandosi direttamente contro Chiara Ferragni, l’influencer italiana più famosa al mondo. Un guanto di sfida lanciato dopo che la Ferragni aveva invitato i suoi seguaci a “far sentire la loro voce” al voto del 25 settembre. Nel farlo, l’imprenditrice digitale ha suggerito di leggere un post di Apriteilcervello, una pagina che si autodefinisce “antifascista, antirazzista e Lgbt+ supporter”. La richiesta di La Russa più che una sfida è una provocazione, certo, ma che va comunque riportata (e archiviata).

Chi è Ignazio La Russa

Ignazio La Russa è stato un deputato del Parlamento italiano ininterrottamente dal 1992 al 2018. In seguito alle elezioni politiche del 2018, da cui è nato il governo Conte I, è diventato senatore, nonché vicepresidente del Senato, carica che tutt’ora ricopre.

È stato anche Presidente di Fratelli d’Italia, dal 2013 al 2014. Dopo la sua presidenza, ha avuto inizio il mandato di Giorgia Meloni, anche lei co-fondatrice del partito. Dal 2008 al 2011, durante il quarto governo Berlusconi, ha ricoperto il ruolo di ministro della Difesa, succedendo ad Arturo Parisi.

“Siamo tutti eredi del Duce”

Di recente, durante un’intervista alla trasmissione L’aria che tira in onda su La7, ha ripetuto più volte “Siamo tutti eredi del Duce”. Lo ha fatto rivolgendosi a Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia dal 2015. La sua frase ha subito sollevato un vespaio di polemiche, messe a tacere dallo stesso La Russa in trasmissione. L’onorevole di FdI ha spiegato che si stesse riferendo al fatto che tutti “siamo eredi dei nostri padri e dei nostri nonni”. Emiliano ha però ribattuto dicendo: “Io sono l’erede, indegno, dei partigiani e di quelli che fecero la resistenza”.