La guerra in Ucraina è arrivata al ventisettesimo giorno. La resistenza dell’esercito e della popolazione ucraina da una parte, e dall’altra le difficoltà logistiche palesate dalla Russia nelle prime tre settimane di combattimento, potrebbero spingere il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin a innalzare il livello di minaccia non solo per l’Ucraina ma per tutto il Vecchio Continente.

Le linee guida dell’Unione europea in caso di attacco nucleare

Non bisogna dimenticare che la Russia, seppur indebolita dalle pesanti sanzioni economiche comminate da Europa, Regno Unito e Stati Uniti d’America, rimane una superpotenza nucleare in grado di cambiare il corso del destino di milioni di persone che abitano nel continente europeo.

E non è nemmeno la prima volta che si paventa l’utilizzo di armi nucleari, al fine di concludere la guerra in Ucraina in tempi brevi e in maniera definitiva.

Agitare di continuo lo spettro nucleare non fa che aumentare i rischi circa un possibile incidente nucleare all’interno dell’Unione europea, come d’altronde è già successo nelle prime settimane del conflitto, quando l’esercito russo colpì a ripetizione la sede della più grande centrale nucleare del Paese, la più grande d’Europa (Zaporizhzhia, oggi passata sotto il controllo dei russi).

I piani dell’Unione europea: innalzare le scorte di pillole di iodio in caso di guerra nucleare

In risposta a ciò, l’Unione europea ha accelerato i piani per la risposta comuni degli Stati membri nell’eventualità ci si trovasse a fronteggiare un incidente o, peggio ancora, una guerra nucleare. Ecco quali sono le linee guida stilate dall’Ue per contrastare le conseguenze di un conflitto nucleare, secondo un’indiscrezione pubblicata sul Financial Times:

innalzare le scorte di pillole di iodio
aumentare il numero di tute protettive
accrescere la quantità di altri medicinalli

Secondo quanto ha riferito un portavoce della Commissione europea al quotidiano britannico, la preparazione delle linee guida dell’Unione europea sarebbe precedente all’invasione in Ucraina da parte dell’esercito russo.

Lo stesso discorso vale riguardo al recente aggiornamento del piano nazionale italiano per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari.

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