Complottisti, terrapiattisti, negazionisti del Covid, la rivelazione tanto attesa sta per arrivare. I dossier sugli UFO potrebbero presto essere pubblicati per la gioia di tutti coloro che sognano di trovare vita aliena in giro per la galassia. Ma cosa troveremo in questi cosiddetti documenti segreti? Se il lavoro di Mulder e Scully con gli X-Files è grossomodo finito, ora scatta la missione del Congresso degli Stati Uniti d’America.

I files che non ti aspetti

Gli alieni sono sostanzialmente baggianate da fantascienza senza capo ne coda.

Eppure ogni anno spuntano indiscrezioni che ne dovrebbero testimoniare in qualche modo l’esistenza. Peccato che puntualmente i vari video che spuntano online si dimostrano poi essere dei fake, o in altri casi hanno spiegazioni logiche e scientifiche che con gli extraterrestri non hanno nulla a che fare. Il dossier sugli UFO però è un qualcosa di cui si parla ormai da diverso tempo, anche se sostanzialmente è stato molto ridimensionato dalle dichiarazioni ufficiali rilasciate da alcuni addetti ai lavori. Rivelazioni che ci hanno fatto capire che per UFO non si intendono gli alieni, ma semplicemente oggetti non ancora identificati che gli USA stanno studiando per altri scopi (magari possibili ingerenze da parte di Paesi antagonisti).

Certo, dopo la bomba lanciata da una compagnia di marketing che ha rivelato che effettivamente i nostri smartphone e tv ci spiano per scopi commerciali, allora tutto ormai sembra possibile. Ma a questo punto cerchiamo di capire meglio cosa dovrebbero contenere questi file segreti. Secondo le ultime indiscrezioni gli USA sarebbero disposti per la prima volta a divulgare tali documenti. Il 14 dicembre il Congresso degli USA si è riunito per discutere della faccenda e pare che si sia aperta la possibilità di rendere pubblico tale dossier. Ci sarebbe a tal proposito anche una legge che rende necessaria tale azione. A tal proposito il New York Times scrive:

“La misura, che era inserita nel disegno di legge annuale sulla politica di difesa che ha ottenuto l’approvazione finale con a voto bipartisan, ordina agli Archivi nazionali di raccogliere documenti governativi su ‘fenomeni anomali non identificati, tecnologie di origine sconosciuta e intelligenza non umana”.

Tali documenti dovrebbero essere rivelati per legge entro 25 anni dalla loro creazione qualora “non rivelino fonti, metodi o compromettono in altro modo la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”. 

Dossier UFO, aumenta l’attesa

In realtà, tale legge è una proposta e per diventare esecutiva deve essere approvata dall’attuale presidente Biden. Che gli USA siano in possesso di tali documenti da decenni è ormai risaputo, e quindi il grosso della documentazione finirebbe nel provvedimento proposto dal Congresso. C’è però da considerare il cavillo relativo al muovere alla sicurezza. Scommettiamo che una tale rivelazione, quale che fosse, creerebbe non pochi problemi agli USA (anche se questi UFO dovessero essere oggetti relativi ad esempio ad armi russe o cinesi) e quindi meglio non pubblicarli. Insomma, la visione scettica totale ci fa pensare che difficilmente ne sapremo di più. Una via di mezzo però potrebbe essere quella di ammettere invece che tali oggetti siano di tecnologia non umana, senza però rivelarne il contenuto preciso. A tal proposito il sostenitore di questa soluzione è Tim Gallaudet, ex capo dell’Amministrazione Nazionale Oceanica e Atmosferica (NOAA):

“Stiamo ancora cercando di comprendere questa tecnologia, che potrebbe conferirci un vantaggio in eventuali conflitti militari. Questo è un buon motivo per non divulgare la natura della tecnologia. Tuttavia, penso che sia giunto il momento di rivelare che siamo in contatto con intelligenze non umane; questo è ciò che deve essere reso pubblico. (…) Stiamo ricevendo visite da intelligenza non umana con una tecnologia che non comprendiamo davvero e con intenzioni che non comprendiamo nemmeno”.

I punti chiave…

permane il mistero sul dossier degli UFO, ma gli USA si dicono pronti a svelare l’arcano;

Il Congresso USA ha deciso di divulgare le fonti qualora non siano motivo di rischio nazionale;

ex capo NOAA ha confermato il contatto con tecnologia aliena.