D’ora in avanti chi vuole separarsi in un giorno lo potrà fare. La Cassazione, con una sentenza storica, ha deciso che d’ora in poi i coniugi che vogliono divorziare possono farlo senza aprire due procedimenti distinti. Quindi senza pagare due volte l’avvocato e il contributo unificato. La sentenza della Cassazione sul divorzio facile si conferma una delle prime applicazioni della riforma Cartabia, che vuole semplificare la vita di chi sta per separarsi ed evitare conflitti che possono danneggiare i figli.

Rispetto al passato, infatti, ci sono alcune differenze sostanziali.

Divorzio facile, ora è possibile separarsi in un giorno: cosa cambia dopo il sì della cassazione

Prima di tutto i due coniugi che prima volevano divorziare, dovevano firmare l’accordo di separazione, poi aspettare sei mesi e tornare dall’avvocato, trattare con l’ex coniuge, depositare un altro ricorso e attendere la sentenza. Adesso, invece, è possibile arrivare a un accordo unico sia per la separazione che per il divorzio e trattare tutte le richieste, nonché sottoscrivere l’atto una volta sola per poi depositarlo in Tribunale. I giudici, in seguito, potranno emettere la sentenza prima e dopo 6 mesi quella di divorzio. Insomma, si anticipano i tempi e si risparmiano soldi snellendo tutto il processo e in maniera praticamente istantanea.

La sentenza a cui si fa riferimento, pubblicata da Il Sole 24 ore, è la numero 28727/2023 che ha considerato ammissibile il ricorso di una coppia che aveva fatto domanda congiunta e cumulata di “separazione di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio”. Il Tribunale di Treviso, quindi, con questa sentenza ha risolto una questione complicata che aveva anche delle difficoltà di interpretazione:

“nell’ambito del procedimento di cui all’art 473 bis 51 cpc è ammissibile il ricorso dei coniugi proposto con domanda congiunta e cumulata di separazione”

Non solo vengono chiariti i dubbi operativi ma questa sentenza può fare da apripista all’applicazione delle regole in modo uniforme in tutto il paese.

La Suprema Corte con il verdetto 28727 ha confermato il principio secondo cui:

“nell’ambito del procedimento di cui all’art 473 bis 51 cpc è ammissibile il ricorso dei coniugi proposto con domanda congiunta e cumulata di separazione e di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio”

Separazione breve, senza aprire due procedimenti distinti

D’ora in avanti, quindi, è possibile fare tutto in una volta sia nel caso della separazione che del divorzio, il cosiddetto rito unico per separazione e divorzio. Il richiedente deve dimostrare al giudice i mezzi di prova che possiede e i documenti che raffigurano la condizione patrimoniale. I richiedenti devono subito presentare la dichiarazione dei redditi degli ultimi tre anni, l’elenco dei beni di proprietà, delle quote societarie ed estratti conto bancari. Chiaramente, chi attesta il falso rischia una condanna al pagamento delle spese legali e dei danni a favore del coniuge.
Insomma, per chi vuole divorziare o separarsi, d’ora in avanti dovrebbe essere tutto più semplice.

Riassumendo

  • La Suprema Corte con il verdetto 28727 ha chiarito che coniugi che vogliono divorziare possono farlo senza aprire due procedimenti distinti
  • In pratica si snellisce la procedura di separazione in modo che la normativa vigente possa essere applicata in modo univoco e senza disparità di trattamento
  • D’ora in avanti sarà possibile arrivare a un accordo unico sia per la separazione che per il divorzio e trattare tutte le richieste in unico contesto.