Ci siamo. Dal 1 marzo cambia tutto per chi vuole divorziare o separarsi. Da questa data partirà la riforma del processo civile che mira ad accorciare i tempi delle cause come stabilito dalla riforma del diritto di famiglia dell’ex ministra della Giustizia, Marta Cartabia. In sostanza divorziare diventerà molto più veloce e sarà anche possibile farlo in un solo atto. Si potrà andare davanti allo stesso giudice e fare sia la richiesta di separazione che di divizio in una volta sola.

Da marzo, insomma, si potrà dire addio ai due riti distinti.

Divorzi e separazioni più veloci, cosa cambia dal 1° marzo

Secondo i dati Istat, il tempo di un divorzio contenzioso dura circa 1 anno e mezzo mentre quello senza accordo può andare avanti fino a 690 giorni secondo il Ministro della Giustizia. Con la nuova riforma, invece, si mira a un tempo di attesa di massimo 90 giorni per fissare la prima udienza e 8 mesi per il divorzio.
Ovviamente il processo diventerà più breve, ma servirà anche presentare qualche documento in più nel caso di figli. I due genitori in via di separazione, infatti, dovranno presentare un piano genitoriale. Uno degli scopoi della riforma è arrivare all’istituzione di un giudice specializzato entro ottobre 2024. Si tratta di un nuovo tribunale «per le persone, per i minorenni e per le famiglie» che dovrà occuparsi di tutte le materie che invece ora sono compito di tribunali distinti: quello ordinario, quello per i minorenni e il giudice tutelare. In soldoni, accanto ai tempi accorciati per i divorzi e più efficienza nella gestione delle separazione, si vuole arrivare ad un tribunale unico.

Nuovo piano genitoriale e sanzione per chi non lo rispetta

Dal 1 marzo, la domanda per il divorzio dovrà essere presentata con ricorso. Chi lo chiede deve presentare al giudice tutti i documenti utili. Anche la propria condizione patrimoniale, tramite gli estratti conto finanziari e bancari, quote societarie e dichiarazione dei redditi degli ultimi tre anni.

Nel caso di omissione- come scrive Il Corriere della Sera – il coniuge che non comunica i dati rischia una condanna e il pagamento delle spese legali.

In più, come accennato, nel caso la coppia abbia figli minori, è importante inserire il piano genitoriale. Si tratta della gestione di tutte le attività che riguardano il minore, dalla scuola, alle vacanze fino alle altre attività. Sarà molto importante per aiutare il giudice nella decisione in merito ad affidamento, collocamento, visite etc. Inoltre, il genitore che accetta il piano genitoriale ma poi non lo rispetta potrà essere sanzionato dal giudice per un importo massimo di 5mila euro. Infine, è prevista anche una corsia preferenziale per accelerare i tempi in caso di abusi e maltrattamenti in famiglia.