E’ arrivata la primavera che fa rima con i ponti del 25 aprile e del 1 maggio. Come sempre accade ogni anno, gli italiani si organizzano con parenti e amici per fare la classica gita fuoriporta con tanto di pic nic, oppure c’è chi preferisce il classico barbecue all’aperto, una vera e propria tradizione che però in alcune zone rischia di diventare un ricordo. Infatti, in alcune città italiane è scattato il divieto di accendere il fuoco per grigliare carne e verdure.

Insomma, fare la grigliata all’aperto, che sia in giardino, terrazzo, nei parchi o in altre zone, non è sempre consentito. In alcune non c’è nessun problema ad accendere il fuoco, mentre in altre è assolutamente vietato.

Divieto di barbecue in Italia, scattano anche multe pesanti: edcco le città dove non si può fare

È il caso della città di Bologna, dove il sindaco Matteo Lepore ha di recente emesso un provvedimento emergenziale che vieta le grigliate all’aperto. Il provvedimento cita il divieto di combustioni all’aperto in alcuni periodi dell’anno. Quindi, lo stop scatta quando i livelli di polveri sottili raggiungono livelli eccessivi.
Divieto di grigliate e barbecue anche a Milano, grazie al Regolamento per la qualità dell’aria in vigore dal 2020, mentre a Roma, dipende dal quartiere. In alcuni il divieto è tutto l’anno se non si dispone di una canna fumaria mentre in altri il divieto scatta quando partono le ordinanze antincendio.

Cosa si rischia

Oltre alle ordinanze che riguardano determinate città italiane, ci sono casi in cui è sempre vietato fare le grigliate. Ciò vale nelle aree verdi pubbliche o private, parchi, giardini, pinete o boschi. Ovviamente ciò è fondamentale per prevenire incendi. Per grigliare in queste zone, serve il permesso dell’ente gestore ma è poi importante avere a disposizione anche acqua o un estintore per spegnere tutti gli eventuali residui ed evitare incendi o altri tipi di problemi ambientali.


Chi non si adegua e decide comunque di accendere il barbecue anche con il divieto, rischia delle multe pesanti.

A Bologna arrivano a 200 euro mentre vanno dai 25 ai 500 euro per chi non rispetta le regole a Milano. Insomma, a questo punto, meglio evitare ogni fraintendimento e rinunciare al barbecue o alla griglia, soprattutto in alcune zone dove il rischio di fare danni ambientali è alto. E poi con le sanzioni non si scherza. In fondo, per il 25 aprile o il 1 maggio si possono trovare anche altre idee alternative e meno dannose per l’ambiente. Chi parte, invece, dovrebbe fare attenzione alle lunghe file in autostrada.