Non è andata affatto bene la prima seduta di offerte dedicate ai diritti tv Champions League. La proposta italiana ha fatto letteralmente cadere le braccia alla UEFA, la quale ha detto no e ha rispedito al mittente tutte le proposte. Insomma, abbiamo fatto ancora una volta la figura dei pezzenti, ma in fondo è il classico gioco delle parti.
Diritti tv Champions, offerte inaccettabili
Troppo basse le offerte presentate ieri da Amazon, DAZN, Mediaset, Rai e Sky per i diritti tv della Champions.
L’aumento da parte dell’organizzazione calcistica europea è arrivato probabilmente a causa della nuova formula che prevede un maggior numero di partite (ora sono 203 in totale). In più c’è da aggiungere nel pacchetto anche i diritti di visione della Supercoppa Europea, questa volta inserita nell’affare. Cisa dobbiamo aspettarci a questo punto? L’asta si ripeterà anche oggi e si spera che le offerte possano essere migliori. Ma siamo sicuri che andrà proprio così?
Il complesso tavolo delle trattative
In realtà, le cose potrebbero essere abbastanza complesse, molto più di quanto si possa credere. Ci sono infatti molteplici fattori da prendere in esame, ad esempio quello legato al terremoto in Serie A. La questione dei diritti, infatti, è tutt’altro che risolta anche per il nostro campionato.
Ricordiamo, ad esempio, che DAZN ha rinunciato nel precedente triennio a proporre offerte per la Champions. Le cose potrebbero però essere ancora più complesse per l’assenza della Juventus. I bianconeri hanno infatti una pesante penalità da scontare al momento, e non è affatto detto che riescano a raggiungere il quarto posto. Sappiamo quanti tifosi contano i bianconeri nel nostro paese, quindi una coppa senza la squadra di Allegri avrebbe decisamente meno appeal. Per questo motivo, i broadcaster italiano sono decisamente preoccupati per gli eventuali incassi anche se bisogna considerare che l’offerta è relativa a un intero triennio e non solo alla prossima stagione. Ci sarà quindi molto da ragionare, al fine di riuscire a ottenere il massimo, senza investire più del dovuto.