Arrivano le prime conferme da parte della Rai sul cambio del digitale terrestre. La situazione è diventata abbastanza singolare negli ultimi tempi, in quanto tale switch off doveva già essere effettuato da diverso tempo. Purtroppo si è scoperto che le nostre famiglie non sono ancora pronte e tale change avrebbe comportato la perdita della visione per milioni di italiani.

La nuova data ufficiale

Nonostante il forte scetticismo, visto che già altre volte le date annunciate non sono state rispettate, la Rai ha comunicato che a settembre ci sarà il tanto atteso switch off del digitale terrestre.

A comunicarlo è stato il capo delle tecnologie Stefano Ciccotti, il quale ha scelto il primo settembre come giorno per effettuare il tanto atteso passaggio al DVB-T2. Il change riguarderà soltanto i canali del pacchetto MUX B, poiché al momento effettuare lo switch off anche di MUX A è impossibile. Ciccotti ha anche precisato che la precedente data del 10 gennaio era un semplice gossip di stampa, quindi nessuna notizia certa, a suo dire. Ha inoltre aggiunto che a settembre sarà convertito il multiplex B in DVB-T2 e che verranno inseriti dei doppioni di Rai 1, Rai 2 e Rai 3 per testare il servizio e scoprire se effettivamente con il segnale DVB-T2 si trasmette meglio rispetto al segnale T1.

Come detto, sono ormai diverse settimane che si parla della questione digitale terrestre e i numeri nel nostro paese sono davvero impietosi. I dati ci vengono dall’ultimo rapporto Rapporto Censis-Auditel di novembre e ci dice che le case con TV non compatibili col DVB-T2 in Italia sono ancora 8,4 milioni. Il rapporto afferma che il 35,2% delle famiglie italiane non ha nemmeno una TV compatibile col DVB-T2. Insomma, completare lo switch off ora significherebbe escludere milioni di italiani dalla visione della tv. Ma siamo sicuri che a settembre le cose cambieranno e molti italiani si adegueranno alla nuova tecnologia? Ci sono forti dubbi in merito.

Digitale terrestre, quali canali cambiano?

Che molti italiani non siano ancora pronti a questo nuovo digitale terrestre è chiaro anche ai vertici Rai. Lo stesso Ciccotti infatti afferma che la scelta di non aggiornare anche MUX A è dovuta proprio a tale ragione: “Se convertiamo il multiplex macroregionale, la vecchina del paese che non ha il televisore non ci vede più… non ce lo possiamo permettere“. Insomma, i canali principali, ossia Rai 1, Rai 2 e Rai 3 non si toccano e verranno però aggiunti in una versione test per appurare le reali potenzialità della tecnologia. Ecco quindi i canali che spariranno e saranno visibili solo in DVB-T2:

  • RAI 4 – LCN 21
  • RAI 5 – LCN 23
  • RAI Scuola – LCN 57 e 146
  • RAI Play – LCN 201
  • RAI Radio 2 Visual – LCN 202
  • RAI Play Sound – LCN 203
  • RAI 1 HD – LCN 501 – Simulcast
  • RAI 2 HD – LCN 502 – Simulcast
  • RAI 3 HD – LCN 503 – Simulcast
  • RAI Premium HD – LCN 525
  • RAI Gulp HD – LCN 542
  • RAI Yoyo HD – LCN 543
  • RAI Storia HD – LCN 554
  • RAI Sport HD Test HEVC – LCN 558
  • RTV San Marino – LCN 831

Le tre reti principali Rai, invece, verranno offerte in simulcast. Scena muta invece per quanto riguarda Mediaset e La7, che naturalmente non possono permettersi un azzardo simile, viste le difficoltà riscontrate dalla Rai. Sperare che la situazione cambi davvero probabilmente è mera utopia.

I punti chiave…

  • la Rai annuncia la nuova data per lo switch off del digitale terrestre;
  • il primo settembre si cambia, ma il passaggio riguarderà solo canali “minori”;
  • le reti principali rimangono visibili anche con la vecchia tecnologia, in quanto milioni di italiani non sono ancora pronti.