Due mesi di dieta ricca di verdura e di frutta migliora la fertilità. Questo lo comunica uno studio presentato al Sia ovvero al congresso della Società Italiana di Andrologia a maggio 2019. Mangiare frutta e verdura in quantità maggiori, quindi, aiuterebbe ad avere degli spermatozoi più sani.

L’indagine

L’indagine secondo la quale mangiare più verdura e frutta migliorerebbe la fertilità è stata condotta su trenta pazienti di un’età compresa tra i 25 ed i 40 anni non fumatori e con una infertilità idiopatica.

Quest’ultima condizione interessa circa il 10% dei casi di infertilità ed è quella in cui i valori dello sperma dell’uomo sono normali e non ci sono delle malattie che impediscono il concepimento. Nella donna, invece, non ci sono modifiche nell’apparato riproduttivo ed il ciclo è regolare. Il problema quindi è che c’è la mancanza di un quadro patologico sul quale intervenire per risolvere il problema.

Il presidente della Sia il cui nome è Alessandro Palmieri spiega che la carenza nella dieta di antiossidanti comporta un danno ossidativo sugli spermatozoi ed anche una frammentazione del Dna spermatico. E ancora, una dieta povera di antiossidanti insieme ad uno stile di vita non corretto e ad altri fattori di rischio come l’alcool, il fumo o l’età, possono contribuire di molto a ridurre gli spermatozoi più sani.

Una dieta ricca di antiossidanti aiuta la fertilità

Nello studio, coordinato dalla dottoressa  Giuseppina Peluso, ai pazienti è stata proposta una dieta ricca di antiossidanti. La maggior parte delle persone che vi hanno partecipato erano in sovrappeso per cui è stata proposta una dita ipocalorica con un apporto di 1500 calorie durante la giornata. La dieta era composta per il 25% da carboidrati a basso indice glicemico e proteine mentre i prodotti vegetali contenevano in particolar modo zinco, vitamina C, vitamina E, beta-carotene e folati. L’entrata quotidiana degli antiossidanti, in questo modo, è stata tra gli ottocento ed i mille milligrammi.

Dopo due mesi di tale dieta si è osservato che la mobilità degli spermatozoi è passata dal 10 al 25% mentre al termine della dieta la mobilità progressiva è passata dal 7 al 15%. Ciò significa che gli spermatozoi hanno compiuto dei movimenti più attivi percorrendo una traiettoria più rettilinea. A seguito della dieta, infine, si è evinto che c’è stato anche un miglioramento della frammentazione del Dna che è passato dal 20 al 12% grazie all’alimentazione antiossidante.

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