È una classifica ricca di sorprese quella che vi presentiamo stavolta e riguarda la didattica a distanza. La DAD, come ormai è comunemente chiamata, ci ha accompagnato durante la pandemia, ma c’è di tanto in tanto chi ancora la utilizza, pensiamo ad esempio ai corsi online che si fanno per molti studi universitari. In questa occasione però ci vogliamo proprio concentrare su ciò che è stato durante il periodo Covid e scoprire quali sono le regioni in Italia che si sono comportate meglio.

Didattica a distanza, dove funziona meglio?

Innanzitutto, partiamo dalla sorpresa. A stilare la classifica basata sul proprio personale studio è stata la piattaforma Preply. Si tratta di un sito fondato nel 2013 da Kirill Bigai, Serge Lukyanov e Dmytro Voloshyn che si occupa di fornire insegnamento di circa 50 lingue unendo gli studenti di oltre 180 nazioni. Cosa c’è di strano? Fa sicuramente notizia e rappresenta una certa sorpresa il fatto che tale piattaforma sia ucraina. Insomma, un’analisi accurata sulla didattica a distanza durante il Covid che ci arriva proprio dal paese europeo in questo momento più in difficoltà. Detto ciò, andiamo a vedere cosa ha scoperto tale piattaforma.

Nell’analisi sono stati presi in esame fattori come gli investimenti pubblici nella digitalizzazione delle scuole, la percentuale di Pil dedicata all’istruzione e la velocità media di internet. Ebbene, eccoci giunti alla seconda sorpresa della notizia: la regione che si è comportata meglio e che quindi risulta essere al primo posto in classifica è la Campania. Lungi da noi avere pregiudizi sulle città della regione in questione, semmai sono gli scenari politici che spesso l’hanno messa ai margini a renderla spesso una costola difficile del nostro paese. Insomma, nonostante le difficoltà da sempre incontrate da città come Napoli e company, la Campania risulta essere stata la miglior regione per quanto riguarda l’impiego della didattica a distanza.

Le altre regioni in classifica

Il podio, oltre alla Campania, vede protagoniste Lombardia e Lazio, rispettivamente seconda e terza. Nel fanalino di coda invece troviamo Molise, Friuli Venezia Giulia e Basilicata. Il divario tra la prima e la seconda è comunque importante, visto che la Campania totalizza ben 100 punti complessivi, quindi ottiene il massimo, mente la Lombardia ne ottiene 89,7 e il Lazio solo 82,7. Interessante inoltre notare che sia stata proprio la Lombardia ad aver investito più denaro nella didattica a distanza, cosa che non le ha permesso di essere comunque in testa a questa classifica. Ecco la nota rilasciata da Preply in merito allo studio effettuato:

“Le regioni del mezzogiorno sono quelle che hanno investito la più alta percentuale di Pil nell’istruzione la regione che si è dimostrata particolarmente preparata a far fronte alla necessità di una didattica a distanza è stata la Campania, dove nonostante la percentuale di abitazioni che dispongono di un computer sia relativamente sotto la media nazionale (59%), la regione si è impegnata ad investire più di 8 milioni di euro nella digitalizzazione dell’istruzione nonché a dedicare all’istruzione il 6,1% del PIL, tra le percentuali più alte a livello nazionale”.