Il caldo estremo che ha colpito l’Italia, insieme agli altri fenomeni estremi come le bombe d’acqua dei giorni scorsi, ha portato il governo a decidere di attivare lo stato d’emergenza. Nel frattempo il Consiglio dei ministri ha dato il via libera anche al decreto caldo, per la tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica. Il nuovo provvedimento riguarda i lavoratori che operano nell’edilizia e agricoltura che avranno la possibilità di accedere alla cassa integrazione. Quindi, in caso di eventi meteo importanti, questi lavoratori potranno chiedere la cassa integrazione.

Arriva il Decreto caldo per i lavoratori che operano nell’edilizia e agricoltura

La novità sarà in vigore fino a fine anno, ma la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone ha fatto capire che l’intenzione del governo è rendere strutturale la misura con la prossima manovra di bilancio. Come si nota, però, dal decreto restano esclusi i lavoratori stagionali nei campi ma anche rider,autonomi e partite Iva. Si prevede anche un protocollo anti caldo con regole diverse in base al settore. Così come il ricorso allo smart working o turni di lavoro negli orari più pesanti.

Stato d’Emergenza per Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Sicilia

Nel frattempo l’Italia è spaccata in due. Da un lato gli incendi, che continuano ad imperversare al Sud mentre al Nord, le bombe d’acqua hanno creato danni notevoli a Milano e in altre zone. Ondate di maltempo che hanno rovinato auto, scoperchiato tetti delle case, messo in ginocchio aziende agricole e rovinato anche cappotti termici. Ecco perché il Governo ha chiesto lo Stato d’Emergenza per Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Sicilia, le regioni più colpite dagli eventi estremi degli ultimi giorni.

La Lombardia avrebbe subito 41 milioni di euro di danni, ma il presidente Fontana stima un danno da 100 milioni di euro.

In Friuli Venezia-Giulia si stimano danni in 150 milioni di euro mentre in Sicilia gli incendi hanno bruciato migliaia di ettari di boschi. Lo stato di emergenza scatta in caso di disastri naturali o eventi meteo estremi. Dura 12 mesi e può essere ancora prorogato. In questo modo si possono mettere in atto le risorse per affrontare i problemi stanziando anche fondi straordinari.

Decreto caldo e stato d’emergenza per clima impazzito: le Regioni coinvolte

Quello che ha vissuto l’Italia tra il 24 e il 25 luglio, è uno degli eventi estremi mai visti nel nostro paese. Al Sud, intanto, continuano gli incendi che dopo la Sicilia hanno colpito anche la Sardegna. Gli esperti meteo hanno annunciato che fino alla prima settimana di agosto, il grande caldo mollerà la presa. Ma non si può sapere che cosa accadrà dopo e soprattutto a settembre. Gli esperti del clima, sono convinti che con i cambiamenti climatici, ormai evidenti, quello che è accaduto i giorni scorsi è ormai diventata una tendenza e non più un fatto sporadico. Ecco perché tra agosto e settembre non si possono escludere ancora eventi meteo come grandine gigante, bombe d’acqua, alluvioni, ma anche temperature estreme come quelle che abbiamo vissuto nelle scorse settimane.

Riassumendo

  • Il governo ha dato il via libera al decreto caldo, ossia la possibilità per i lavoratori dell’edilizia e agricoltura di accedere alla cassa integrazione in caso di misure estreme
  • Da queste misure sono però escluse alcune categorie come i lavoratori stagionali e i rider
  • Intanto il governo pensa allo Stato d’emergenza per Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Sicilia, le regioni più colpite dagli eventi estremi degli ultimi giorni.
  • Il grande caldo dovrebbe lasciarci stare per i prossimi giorni ma non è prevedibile ciò che accadrà ad agosto o settembre.