C’è l’approvazione da parte del Garante della Privacy per quanto riguarda il decreto autovelox. Una decisione che si attendeva dal lontano 2010 e che ora sembra finalmente essere pronta a mettere nero su bianco quello che è il nuovo regolamento in merito alle sanzioni nel rispetto della privacy. La data per l’entrata in vigore del nuovo regolamento non è ancora nota, ma un primo passo è stato finalmente fatto e possiamo iniziare a capire quali saranno le novità che lo riguardano.

Nel rispetto della privacy

La prima grande novità riguardante il nuovo decreto autovelox, è che le multe che arriveranno a casa saranno prive della classica foto del veicolo.

Una scelta appunto in linea con l’esigenza di migliorare la privacy dei cittadini. Ma entriamo più nel dettaglio e scopriamo cosa dice la nota in merito alla bozza stilata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Interno. A tal proposito, il Garante scrive:

“nella versione dello schema all’esame dell’autorità si è tenuto conto delle osservazioni fornite dall’ufficio del garante nel corso dell’istruttoria per rendere il decreto conforme alla normativa privacy”.

Ciò significa che l’iter è stato ormai avviato, dopo ben 14 anni di attesa. Il tema degli strumenti di misurazione del limite di velocità è particolarmente caldo in questo periodo, soprattutto dopo l’arrivo del killer degli autovelox e le parole di Salvini che ha chiesto buon senso e un utilizzo più parsimonioso dello strumento in questione. Come detto, la novità più importante è quella relativa alla sanzione che arriva a casa senza la fotografia del veicolo. il sanzionato avrà comunque la possibilità di visionare l’immagine al fine di appurare che l’auto sia effettivamente sua e constatarne l’infrazione, ma dovrà farlo attraverso il Giudice di Pace o il Prefetto. In questo caso è fondamentale che le foto, scrive il Garante, “siano opportunamente oscurati o resi irriconoscibili soggetti terzi e targhe di eventuali altri veicoli ripresi”.

Decreto autovelox, le altre novità

Le stesse rilevazioni dovranno attenersi alle ferree regole della privacy, quindi gli autovelox dovranno in automatico oscurare i volti dei guidatori alla guida del veicolo da sanzionare.

Sulla questione è intervenuto il succitato Salvini, il quale si è detto soddisfatto del nuovo regolamento ormai prossimo a diventare legge. Ecco quanto ha dichiarato in merito:

“Con tale riforma non sarà più possibile posizionare autovelox col limite che improvvisamente scende da 90 a 50 km/h per fare cassa e si lavorerà per mettere ordine nella giungla degli autovelox con un’omologazione nazionale per evitare gli autovelox fai da te che vengono piazzati per fare cassa come Comune”.

Si tratta di una polemica sulla quale era già intervenuto definendo la scelta degli autovelox come trappole da Far West, visto che in effetti alcuni Comuni li utilizzano effettivamente per fare multe e incassare. Le novità comunque non finiscono qui, visto che ci sarà in atto una vera e propria stretta con questo decreto autovelox. Gli strumenti per misurare la velocità dei veicoli non potranno essere piazzati a meno di un chilometro dai centri abitati né dove il limite massimo di velocità è di 50 km/h. Per quanto riguarda invece le strade extraurbane, non potranno essere collocati nelle zone dove il limite è già ridotto di 20 m/h rispetto alla norma. Non è da escludere quindi il coinvolgimento delle Prefetture per stabilirne la collocazione. Ad ogni buon conto, il decreto autovelox sembra essere uno dei punti più innovativi di tutto il nuovo Codice della Strada.

I punti chiave…

  • il Garante della privacy approva la nuova bozza del decreto autovelox;
  • niente più foto dell’infrazione quando arriva la multa a casa;
  • Salvini si dice soddisfatto delle novità attuate e assicura che i Comuni non potranno più approfittarsene per fare cassa.