La quarta ondata della pandemia di Covid-19 sembra finita, la curva si sta sempre più allentando e l’ultimo bollettino del 6 marzo ha segnalato 35mila casi, molti meno rispetto al boom di gennaio, quando si era arrivati quasi a 200 mila al giorno. La variante Omicron, comunque, continua a circolare ma i tassi di occupazione dei reparti ordinari e terapie intensive continuano a scendere.

Covid quinta ondata, le previsioni degli esperti sulla prossima variante

Nonostante tutto, secondo gli esperti, è fondamentale non abbassare la guardia, perché una quinta ondata è possibile.

Il 31 marzo scadrà lo stato d’emergenza e andranno a decadere alcune regole come il Super Green Pass obbligatorio in alcuni luoghi, così come l’obbligo di mascherina Ffp2. Le strutture dedicate all’emergenza covid saranno adibite all’accoglienza dei profughi e anche questo fa capire come la pandemia sia in forte discesa ma non bisogna abbassare la guardia.

Anche il consigliere del ministero della Salute, Walter Ricciardi, aveva detto che la pandemia non sarebbe finita a breve e che bisogna aspettarsi una quinta ondata in autunno. Non solo infatti, anche in Italia ci sono almeno 5 milioni di persone senza nemmeno una dose ma anche per la terza dose mancano ancora circa 8 milioni di persone che non l’hanno fatta, a cui aggiungere milioni di persone senza vaccinazione in alcuni paesi dove il vaccino non è così disponibile come in Occidente.

In autunno ci potrà essere una nuova circolazione del virus

Tutti questi fattori insieme fanno aumentare il rischio di una nuova ondata e dell’arrivo di una nuova variante alla fine dell’estate. Secondo Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali:

«Nel prossimo autunno-inverno ci potrà essere una nuova circolazione del virus, con un nuovo vigore. Si potrebbero formare nuove varianti a causa anche dell’ampia circolazione in aree del mondo dove la campagna vaccinale non ha coperto una quota significativa della popolazione».

Dunque, a detta degli esperti, almeno per questa primavera estate dovremmo essere al sicuro, ma dalla fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, il pericolo di una nuova variante e di una nuova ondata è molto concreto.

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