La quarta ondata della pandemia di Covid-19 sembra finita, la curva si sta sempre più allentando e l’ultimo bollettino del 6 marzo ha segnalato 35mila casi, molti meno rispetto al boom di gennaio, quando si era arrivati quasi a 200 mila al giorno. La variante Omicron, comunque, continua a circolare ma i tassi di occupazione dei reparti ordinari e terapie intensive continuano a scendere.
Covid quinta ondata, le previsioni degli esperti sulla prossima variante
Nonostante tutto, secondo gli esperti, è fondamentale non abbassare la guardia, perché una quinta ondata è possibile.
Anche il consigliere del ministero della Salute, Walter Ricciardi, aveva detto che la pandemia non sarebbe finita a breve e che bisogna aspettarsi una quinta ondata in autunno. Non solo infatti, anche in Italia ci sono almeno 5 milioni di persone senza nemmeno una dose ma anche per la terza dose mancano ancora circa 8 milioni di persone che non l’hanno fatta, a cui aggiungere milioni di persone senza vaccinazione in alcuni paesi dove il vaccino non è così disponibile come in Occidente.
In autunno ci potrà essere una nuova circolazione del virus
Tutti questi fattori insieme fanno aumentare il rischio di una nuova ondata e dell’arrivo di una nuova variante alla fine dell’estate. Secondo Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali:
«Nel prossimo autunno-inverno ci potrà essere una nuova circolazione del virus, con un nuovo vigore. Si potrebbero formare nuove varianti a causa anche dell’ampia circolazione in aree del mondo dove la campagna vaccinale non ha coperto una quota significativa della popolazione».
Dunque, a detta degli esperti, almeno per questa primavera estate dovremmo essere al sicuro, ma dalla fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, il pericolo di una nuova variante e di una nuova ondata è molto concreto.
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