Con la campagna vaccinale anti covid che corre e si avvia alla conclusione alla fine di settembre, e la speranza di arrivare all’80% di immunizzati, in tanti si chiedono quando si tornerà alla normalità, alla luce della variante Delta e la paura di nuovi ceppi che nei prossimi mesi potrebbero ribaltare la situazione.

Quando si tornerà alla normalità con la variante Delta del Covid

Francesco Le Foche, immunologo clinico dell’ospedale Umberto I di Roma, ha provato a dare alcune risposte durante un’intervista a Libero Quotidiano.

Secondo il professore, sono stati i ragazzi a trainare questa campagna e non perché vogliono andare in vacanza ma perchè hanno capito lo scopo della vaccinazione: “Il vaccino è sinonimo di libertà, loro lo hanno capito e, adesso, possiamo pensare davvero di tornare alla normalità. O quantomeno di convivere con il Covid. Per farlo, adesso, è necessario rispettare alcune condizioni sanitarie e sociali che ci permettano di condurre un’esistenza in sicurezza” ha sottolineato La Foche.

Secondo il medico, solo quando si arriverà almeno all’80% della popolazione totalmente vaccinata allora si potrà stare sereni e convivere davvero con la pandemia. Dunque, ancora una volta si pone l’accento sulla vaccinazione di massa. Se tutto andrà bene, questo potrebbe accadere da ottobre, se davvero si arriverà alla quota stabilita dal Governo.

Sensibilizzare gli over 50

Lo scorso anno, in autunno, il nostro paese era alle prese con la seconda ondata mentre adesso si può pensare di tornare gradualmente alla normalità cercando, però, come ha voluto chiarire l’immunologo, di sensibilizzare gli over 50, visto che ancora mancano circa 2 milioni di persone non vaccinate per questa fascia. Per quanto riguarda la mascherina, invece, il professore non fa previsioni ma se tutto andrà bene anche la possibilità di togliere la mascherina al chiuso potrebbe diventare reale nei prossimi anni.

In tutto ciò, da settembre, il Green Pass diventerà obbligatorio sia per il personale scolastico che universitario, ma anche per salire sui trasporti a lunga percorrenza.

Questo significa che c’è una chiara intenzione a promuovere sempre di più la vaccinazione e convincere gli ultimi scettici: si parla, attualmente, del 13% della popolazione non ancora prenotata, a farlo al più presto. Il mese prossimo sarà fondamentale per capire come si muoverà il Governo in tal senso.

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