Cos’è precisamente quesì nebbia del cervello provocata dal Covid? Mentre tuti parlano di terza dose, c’è chi spiega i rischi del long Covid e i vari sintomi che sta scatenando.

Nebbia del cervello, cos’è?

Tra i sintomi classificati tra le conseguenze del long Covid si parla anche di nebbia del cervello, si tratta di un fenomeno che in pratica non consente alle persone di concentrare i propri pensieri o in generale rendere difficile la focalizzazione degli stessi. Il sintomo ha assunto in verità diverse nomenclature, oltre a quello già enunciato è conosciuto come nebbia cerebrale o nebbia cognitiva.

La costante è la metafora con la nebbia che non permette di vedere con precisione, poiché appunto il fenomeno in questione rende sfocati i pensieri e quindi non permette di mettere bene a fuoco le proprie idee.

Si parla in realtà già da diversi mesi di questa nebbia del cervello, eppure solo di recente è tornata in auge grazie a un convegno fiorentino nel quale ha partecipato anche il virologo statunitense Anthony Fauci. Con la nebbia del cervello ci si riferisce, come dicevamo, a un sintomo strettamente connesso al post Covid, detto anche long Covid, ossia gli effetti nel tempo che dovranno affrontare coloro che sono guariti dalla malattia.

Nebbia del cervello, si guarisce?

Disorientamento e confusione mentale, stanchezza cognitiva, difficoltà a ricordare e a concentrarsi. Queste sono le caratteristiche della nebbia cognitiva. Questo fenomeno, per fortuna, è transitorio. Per quanto possa essere terribile vivere un tale stato di confusione mentale anche solo per qualche ora, può consolare che comunque si tratta di una patologia a breve termine. Nella peggiore delle ipotesi dura qualche mese, ma solitamente passa in pochi giorni.

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