Sembra ieri quando l’allora ex premier Giuseppe Conte annunciò il lockdown a causa della propagazione del Covid-19. Le sue parole rimasero impresse nella memoria di tutti: “Le nostre abitudini vanno cambiate ora, dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se ci adatteremo a queste norme più stringenti”.

Da allora, quante cose sono cambiate e quante rinunce sono state fatte. Non si poteva uscire di casa, se non per acquistare beni primari, e non si poteva nemmeno viaggiare.

Ora l’incubo ritorna perché c’è stato un boom di casi in Cina. La stima di Airfinity, secondo quanto riporta la Bbc, è di 1 milione di contagi e 5 mila morti di Covid al giorno. I dati veri, però, non si conoscono perché i funzionari hanno smesso di comunicare quelli dei contagi e dei decessi.

Proprio per questo il ministro della salute Schillaci ha disposto l’ordinanza che prevede l’obbligo di tampone per chi arriva dalla Cina. Ma vediamo cosa sta succedendo e perché si parla tanto di Gryphon.

Covid-19 e tampone obbligatorio

In Cina è boom di casi ogni giorno ma, nonostante questo, le autorità hanno deciso di adottare la politica “Zero Covid” a seguito delle ultime proteste che si sono scatenate in tutto il paese per le forti restrizioni. Il governo cinese, poi, ha deciso che dall’8 gennaio non imporrà più ai viaggiatori l’obbligo della quarantena. Basterà un tampone negativo nelle 48 ore precedenti alla partenza. Al momento, invece, chi arriva in Cina deve osservare un isolamento di otto giorni che sono divisi tra cinque giorni in una struttura designata e tre a casa.

Per evitare una nuova ondata in Italia, il ministro Schillaci ha ordinato che i viaggiatori che provengono dalla Cina dovranno essere sottoposti a un tampone obbligatorio. Ha disposto, più nel dettaglio, tamponi antigenici Covid-19 obbligatori e il relativo sequenziamento del virus.

Questa misura, ha spiegato, è indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti.

Cosa si sa della sottovariante Gryphon

Per evitare una nuova ondata di Covid-19, il ministro Schillaci ha ordinato il tampone obbligatorio per chi viene dalla Cina. Il grave sospetto è che sia la variante Gryphon ad aver causato l’impennata di casi di Covid-19. Al momento, però, è solo un’ipotesi, comunica il virologo Broccolo all’Ansa. Essa, poi, sembrerebbe collegata anche al recente aumento dei ricoveri per Covid-19 negli Stati Uniti e in particolare a New York. In tale luogo, infatti, la sottovariante XBB.1.5 è aumentata del 140% nell’ultimo mese registrando un tasso di ricoveri maggiori rispetto a quello dell’estate 2021 dovuto, invece, alla variante Delta.

Walter Ricciardi, in un’intervista a Lastampa, ha dichiarato che c’è il rischio reale che i tanti contagi Covid registrati in Cina favoriscano lo sviluppo di nuove varianti. È difficile, ha spiegato, che ci possa essere una variante più contagiosa della Omicron ma il pericolo è che ne nasca una più patogenica.

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