La nebbia è uno spettacolo naturale che imprime a qualsiasi paesaggio delle atmosfere pittoresche. È affascinante ma allo stesso tempo pericolosa in quanto crea seri problemi all’uomo soprattutto per quanto concerne il trasporto aereo e su strada. Ecco allora come si forma, perché aggrava l’inquinamento e perché è in diminuzione in Italia.

Cos’è e come si forma la nebbia

La nebbia è formata da piccoline goccioline di acqua che restano sospesa nell’aria. Fa la sua comparsa quando l’aria diventa fredda, si condensa e si trasforma in vapore acqueo a contatto con un suolo più freddo.

Di solito inizia a formarsi quando l’umidità di una massa di aria arriva al 100%. Ci sono però anche altri meccanismi e condizioni per arrivare a questa condizione e proprio per questo alle volte si parla di nebbia da irraggiamento o da umidificazione.

Esistono almeno tre tipi diversi di nebbia in base alla visibilità. C’è quella spessa che permette una visibilità fino a 200 metri, quella fitta con la quale si può vedere fino a 100 metri e quella densa con cui non si vede oltre i 30 metri. Quando si verifica questa condizione diventa pericoloso circolare.

Nebbia frontale e da irraggiamento

In Italia è molto frequente la nebbia da irraggiamento e quella frontale. La prima si forma spesso dopo il tramonto quando il suolo diventa più freddo e la sua temperatura diventa più bassa di quella dell’aria sovrastante. La temperatura dei vari strati di aria vicini al terreno scende fino a raggiungere quella della rugiada con la conseguenza che si condensano goccioline di acqua: nebbia da irraggiamento. Si verifica soprattutto nelle notti in cui il cielo è sereno e c’è poco vento.

La nebbia frontale o a banchi è invece quella che si verifica per il verificarsi di fronte più caldo in alta quota che porta all’inversione termica.

Questa tipologia di nebbia è molto fitta ma poco estesa e può durare anche giorni.

Nebbia, inquinamento e riscaldamento temperature

La nebbia rende maggiore l’inquinamento atmosferico ed i motivi sono due. Il primo è che intrappola molti degli inquinanti che l’essere umano immette in natura come il particolato ed il secondo è che l’acqua modifica gli inquinanti intrappolati e ne aumenta la tossicità.

Nel nostro paese e in particolar modo nella Pianura Padano la nebbia è in diminuzione ed il motivo principale è da additarsi alle temperature più alte a causa della crisi climatica. Si crede quindi che nei prossimi anni la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente.

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