Da inizio mese continuano a rincorrersi voci secondo cui la Russia starebbe impiegando nella guerra contro l’Ucraina le cosiddette armi termobariche. In particolare, negli ultimi giorni l’ambasciatrice dell’Ucraina negli Stati Uniti Oksana Markarova, e il sindaco di Akhtyrka, città ucraina al confine con la Federazione Russa, hanno denunciato l’uso di questa tipologia di armi. Di recente è arrivata la conferma ufficiale anche da parte del Ministero della Difesa russo, mentre il Pentagono non ha la certezza che quanto riferito durante queste prime due settimane di guerra corrisponda o meno alla realtà.

Cosa sono le armi termobariche

Le armi termobariche sono una particolare tipologia di munizione in grado di esplodere in due diversi momenti, per via della presenza di due distinte cariche esplosive. Il loro lancio contro obiettivi militari (o civili, come sempre più di frequente sta accadendo in Ucraina) prevede l’impiego dei razzi, chiamati anche razzi termobarici, oppure bombe sganciate dagli aerei.

Nello specifico, l’esercito russo starebbe lanciando le armi termobariche attraverso un lanciarazzi installato sopra un T-72, un carro armato costruito in età sovietica. Si ritiene che la loro gitta possa raggiungere fino a 6 km di distanza. Nei prossimi giorni, o al termine del conflitto in Ucraina, la popolazione mondiale farà la triste conoscenza dei tos-1a, la macchina da guerra che ingloba il carro armato T-72 e il sistema di lanciarazzi termobarici.

Attualmente l’uso delle armi termobariche non è vietato dalle leggi internazionali. Ciò non significa però che qualora un esercito le usasse per colpire obiettivi civili sarebbe immune da un’eventuale condanna per crimini di guerra, disciplinati dalle Convenzioni dell’Aia firmate tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento.

Come funzionano le armi termobariche

Termobariche è una parola composta da termos e baros, due sostantivi greci che significano rispettivamente temperatura e pressione, due elementi inoltre che aiutano a spiegare meglio come funzionano questa tipologia di armi.

L’esplosione avviene in due momenti diversi: la prima carica contenuta all’interno delle munizioni sprigiona una nube composta da particelle di metallo e carbonio, la seconda invece va ad accendere la nube e a sviluppare un’immensa palla di fuoco in grado di emettere un’onda d’urto devastante.

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