Ormai il percorso disegnato dal Governo è chiaro. Per chi ha perso il reddito di cittadinanza ci saranno due diversi percorsi a seconda dei casi specifici. Per alcuni nuclei familiari choc specifici requisiti ci sarà il passaggio all’assegno di inclusione, mentre per gli occupabili si avvieranno dei corsi di formazione. Si tratta di percorsi atti ad inserire nuovamente il cittadino nel mondo del lavoro. Ma di quali corsi si tratta?

Addio a reddito di cittadinanza, si aprono due strade

Sono 88 mila le famiglie individuate dai comuni e meritevoli di passare al reddito di inclusione.

I requisiti sono chiari, oltre a reddito e Isee basso, non bisogna essere in età occupabile (dai 18 ai 59 anni), a meno che il soggetto non presenti eventuali disabilità che lo congeda dal lavoro. Per questi soggetti i servizi sociali quindi prenderanno in carica il caso al fine di trasformare l’attuale reddito di cittadinanza (erogato fino a fine anno) in assegno di inclusione a inizio gennaio. Sono invece circa 159 mila le famiglie che rientrano nel secondo percorso, quello che prevede invece l’inserimento nel mondo del lavoro. Per costoro naturalmente niente reddito di cittadinanza, e nemmeno assegno di inclusione, ma dei corsi formativi da scegliere tramite la piattaforma in sviluppo denominata Siisl.

Al momento tale piattaforma non è ancora attiva, e ciò è stato motivo di attrito tra le Regioni e il Ministero del Lavoro. Infatti, al momento non è chiara la modalità di reclutamento degli occupabili, né in che modo confluiranno in questa piattaforma tutti i sistemi ora previsti per consentire la scelta dei corsi o dei percorsi formativi. A tal proposito, comunque, la ministra del Lavoro Calderone assicura che dal primo settembre Siisl sarà operativa, mentre a breve è attesa una nota ministeriale che descrive nel dettaglio l’intero iter e tutto ciò che le Regioni dovranno sapere per poi comunicarlo ai propri residenti interessati.

Corsi di formazione per chi ha perso il reddito di cittadinanza

Se l’iter relativo all’attivazione dei servizi sociali e i requisiti per accedere all’assegno di inclusione è ormai abbastanza chiaro, discorso diverso va invece fatto per gli occupabili che si preparano a seguire il secondo percorso, quello che dovrebbe consentire il reintegro nel mondo del lavoro. Sulla piattaforma succitata dovrebbero tra meno di un mese arrivare i vari corsi di formazione disponibili. Ma di quali si tratta? Innanzitutto, bisogna dire che per ottenere il Sostegno formazione e lavoro sarà necessario appunto seguire un corso di formazione o un tirocinio. L’alternativa è quella di partecipare a servizi di collettività che i Comuni potrebbero decidere di attivare autonomamente. All’interno del percorso vengono comunque inseriti tutti coloro che stanno già seguendo il progetto Gol (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori).

La durata di tali corsi è variabile e alcuni sono già attivi, ma secondo indiscrezioni ne arriveranno altri nuovi. Sarà il Ministero del Lavoro, tramite nuovo decreto, a stabilire la durata e decidere anche se quelli online sono riconosciuti come validi. Ecco alcuni esempi dei nuovi corsi di formazione che arriveranno:

  • corsi per tatuatori;
  • istruttori di autoscuola;
  • gestori di rifugi alpini;
  • social media marketing;
  • gestione di magazzino;
  • servizi cimiteriali;
  • parrucchieri;
  • operatori su navi crociera;
  • gestione aziendale.

I punti chiave…

  • per gli occupabili il Governo sta preparando dei corsi di formazione per inserire i soggetti nel mondo del lavoro;
  • alcuni corsi sono già attivi, mentre altri arriveranno a breve, quando la piattaforma Siisl sarà operativa;
  • tra questi spiccano quello per attuatore, istruttore di guida e gestione aziendale.