Mentre si parla del trattato di pace tra Russia e Ucraina, Vladimir Putin potrebbe ricorrere alla minaccia nucleare se la guerra dovrebbe durare ancora a lungo. L’informazione è stata data dall’agenzia di intelligence del Pentagono.

Terza guerra mondiale nucleare: il vero rischio secondo l’agenzia di intelligence del Pentagono

Secondo il tenente generale Scott Berrier: “Mosca probabilmente farà progressivamente affidamento sul suo deterrente nucleare per proiettare forza sul suo pubblico domestico e all’estero”.
Finora sono morti 7mila soldati russi nel conflitto, l’intelligence del Dipartimento della difesa americana ha sottolineato che l’occupazione protratta sul territorio rischia di indebolire l’esercito e ridurre l’arsenale di armi, senza contare che le sanzioni alla Russia potrebbero provocare una grave “depressione economica e uno stato di isolamento diplomatico“.

Secondo gli analisti dell’intelligence britannica, la Russia sta trovando molte difficoltà sul campo e avrebbe dirottato molte truppe per difendere le linee di rifornimento, inoltre, in un report del ministero della Difesa britannico si legge che:

“La riluttanza a manovrare attraverso il Paese, la mancanza di controllo dell’aria e le limitate capacità di collegamento stanno impedendo alla Russia di rifornire efficacemente le proprie truppe anche con elementi essenziali di base come cibo e carburante”.

Corsa agli armamenti in Europa, anche l’Italia è pronta ad aumentare le spese militari

Nonostante tutto, il conflitto prosegue e anche i negoziati, ma per adesso le parti sembrano ancora distanti. L’Occidente continua con le sanzioni alla Russia per escluderla dall’economia mondiale, mentre accoglie i profughi ucraini e rifornisce il paese di armi. Resta però un mistero cosa ha in mente Putin e se il suo scopo è allargare il conflitto verso altri paesi, come era emerso da una missiva segreta. Di fatto, molti paesi europei stanno aumentando le spese militari, si tratta di una vera e propria corsa agli armamenti.

Anche l’Italia è pronta ad aumentare le spese militari, dal’1,57% al 2% del Pil, quindi da 68 milioni a 104 milioni di euro al giorno.
Tra i paesi che hanno aumentato le spese militari troviamo anche la Francia, che si è detta pronta a potenziare il suo esercito in vista di un possibile conflitto, e la Germania, che vuole investire 100 miliardi di euro per la difesa. Ci sono poi altri paesi che stanno fornendo armi all’Ucraina come il Belgio alla Repubblica Ceca, dalla Polonia all’Estonia e alla Lituania, per passare dalla stessa Grecia.

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