Da ormai più di due anni siamo abituati a rispettare alcune regole precise sulla quarantena del coronavirus. All’inizio erano anche più pesanti. Si doveva rimanere a casa almeno 10 giorni, poi con il passare del tempo e l’arrivo delle nuove varianti, le regole si sono fatte più leggere. Mentre sta dilagando l’influenza australiana, gli esperti avvertono anche il covid-19 è responsabile dei migliaia di contagi al giorno attuali. Insomma, tra chi ha febbre, tosse, dolori e altri sintomi tipicamente influenzali, una percentuale è positivo ad Omicron o la nuova variante Centaurus.

Gli altri hanno il virus australiano. E a proposito del covid-19, il consiglio dei Ministri è pronto per varare il nuovo decreto che dovrebbe cambiare le regole dell’isolamento e chiarire anche alcuni punti su tamponi e mascherine.

Coronavirus quarantena, è in arrivo il nuovo decreto covid: cosa prevede

Di recente, Orazio Schillaci, ministro della Salute, aveva già anticipato che il nuovo governo stava studiando il nuovo decreto.  Questo prevede che gli asintomatici dovranno fare la quarantena di 5 giorni, poi potranno uscire e tornare a lavoro senza dover fare il tampone. Chi presenta sintomi lievi, invece, dovrà fare l’isolamento di 5 giorni e se se la febbre sarà scomparsa da almeno 24 ore potrà tornare alla vita sociale senza fare il tampone.

Chi ha sintomi potrebbe essere obbligato a utilizzare la mascherina al di fuori dell’isolamento. Per adesso si tratta di ipotesi, visto che non è stato ancora deciso quando le persone con sintomi potranno uscire dall’isolamento. Allo stesso modo, non è ancora chiaro per quanto tempo le persone con sintomi lievi dovranno usare la mascherina una volta terminati i 5 giorni di isolamento. Più certo il periodo di 5 giorni per chi è asintomatico. Nel decreto dovrebbe esserci anche un’altra novità che riguarda l’attestato di guarigione tramite i tamponi. Con le nuove regole in vista, infatti, basterà rispettare le tempistiche e quindi non servirà più fare un tampone dopo la quarantena di 5 giorni.

Si prospettano, quindi, regole meno restrittive anche su questo punto.

Potrebbe tornare l’obbligo di mascherina al chiuso in Europa?

In Europa, intanto, a causa del rialzo dei contagi, l’Unione europea sta valutando la possibilità di introdurre l’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi chiusi. In Francia, il governo sarebbe d’accordo se necessario. Servirà però vedere come andranno le cose nei prossimi giorni. In Italia, invece, la mascherina rimarrà obbligatoria fino al 31 dicembre nelle strutture sanitarie, residenze sanitarie assistenziali e strutture riabilitative.

Il Governo potrebbe prorogare ancora l’obbligo solo per queste strutture anche dopo il 31 dicembre. Anche alla luce del numero di persone contagiate da covid e influenza.
Per quanto riguarda, invece, l’influenza australiana, che sta dilagando anche in Italia, gli esperti consigliano di ricorrere al vaccino antinfluenzale, considerata come la migliore arma per la prevenzione.