Interrogato dalla CNN sulla questione degli studi e delle sperimentazioni che si stanno effettuando in Russia per produrre un vaccino anti-Coronavirus nel minor tempo possibile, Kirill Dmitriev, uomo a capo del Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif), annuncia che si tratterà di un “momento Sputnik”, riferendosi al nome del primo satellite messo in orbita dai sovietici nel 1957, che stupì e anticipò il mondo e soprattutto gli USA.

“Gli americani sono rimasti sorpresi allora” ha aggiunto “e lo stesso è col vaccino, la Russia ci arriverà per prima”.

In tempi di Coronavirus, sembra rinascere anche il clima da guerra fredda: una sfida geopolitica che viene considerata molto importante e che la Russia intende vincere.

La Russia intende presentare al mondo il vaccino anti-Covid il 10 agosto 2020

L’istituto di ricerca Gamaleya ha inviato il vaccino anti-Coronavirus al Ministero della Salute Russo per una valutazione. L’agenzia Interfax ha aggiunto che la registrazione potrebbe avvenire già entro il 10-12 agosto.

Il Ministero della Salute ha preferito comunque prendersi qualche giorno e non ha ancora confermato la data per l’approvazione, ma ha comunque annunciato che i primi che potranno avvalersi del vaccino saranno gli operatori sanitari che stanno ‘combattendo’ in prima linea contro il virus.

Gli scienziati russi che stanno lavorando al vaccino hanno sottolineato come la produzione sia stata velocizzata grazie all’utilizzazione di una versione modificata di uno che esiste già: sulla stessa linea si sta muovendo anche la Moderna, appoggiata dagli USA, che sta sviluppando il proprio vaccino a partire da quello del virus della Mers.

La Russia sfida gli USA sul vaccino anti-Coronavirus

Negli USA ci si trova alla fase 3 di trial, quella più importante. Secondo quanto riportato dai media internazionali, il vaccino dell’Istituto Gameleya completerà la fase 2 entro il 3 agosto e poi prevederà una fase 3 molto rapida.

Il processo di sviluppo di un nuovo vaccino prevede tempi di sperimentazione più lunghi e articolati ed è per questo che l’OMS ha avvertito che la strada da percorrere è ancora lunga, e in molti manifestano preoccupazione per l’efficacia del prodotto russo e per la sicurezza per la salute di coloro a cui sarà somministrato.

I funzionari del governo russo sottolineano che si sta lavorando febbrilmente e si sta optando per un’accelerazione delle procedure proprio per cercare di salvare quante più vite è possibile in quello che risulta essere il quarto paese al mondo più colpito dal Coronavirus (i casi hanno superato quota 800.000).

È stato assicurato poi che lo studio che produrrà il vaccino sarà sottoposto alla revisione tra pari (procedura decisiva nella ricerca scientifica) probabilmente già a partire dai primi giorni di agosto.

Nel frattempo, la Russia sta lavorando anche a un altro vaccino anti-Covid: il centro statale Viktor potrebbe registrarlo nel mese di settembre con la produzione da avviare già nel mese di ottobre. A dichiararlo è la vicepremier Tatyana Golykova.

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