Riaperti i confini regionali, e presto anche quelli europei per i paesi che ancora non permettono l’accesso agli italiani, la domanda che più attanaglia tutti è che fare se ci si ammala in vacanza? Attualmente non ci sono linee guida specifiche e nonostante la voglia degli italiani di partire e godersi qualche giorno di vacanza lontano da casa i dubbi su come comportarsi in caso di contagio sono molti.
Come comportarsi
Che cosa fare, quindi, se ci si ammala in un’altra Regione o Paese? Nel caso in cui ci si trovi fuori dalla propria Regione e si scopra di avere la febbre la prima cosa da fare, come suggerisce anche Il Sole 24 Ore, è chiamare il numero verde per le emergenze Covid e la guardia medica dell’Asl locale.
Se il tampone è positivo
Nel caso di tampone positivo ma senza sintomi, scatterà l’isolamento domiciliare, si dovrà quindi stare lontano dai familiari, in una stanza ben ventilata e senza possibilità di ricevere visite. Se invece ci sono sintomi sarà valutato se necessario o meno il ricovero. Non è chiaro se sarà possibile fare la quarantena nell’hotel o struttura turistica in cui si si trova ospiti. Appare plausibile però che scatterà l’isolamento in una struttura covid hospital.
Sarà ovviamente vietato mettersi in viaggio verso casa con temperatura superiore a 37,5°, quindi imbarcarsi su treni, aerei o traghetti in presenza di sintomi, così come sarà vietato spostarsi dal luogo della quarantena fino all’accertamento di guarigione.
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