È ancora caos per quanto concerne l’emanazione e le caratteristiche dei bandi per il concorso scuola ordinario e straordinario: oggi 29 gennaio è atteso l’incontro con i sindacati che dovrebbe avere al proprio centro, per la procedura prevista per i precari storici, la richiesta di una banca dati predefinita per la prova scritta computer based. In realtà, si attendono anche altri chiarimenti soprattutto per quanto concerne la tempistica di pubblicazione dei bandi e soprattutto quando, orientativamente, si dovrebbero tenere le prove.

Il nodo resta sempre lo stesso, la possibilità, che per la procedura ordinaria, sembra essere completamente sfumata di un’assunzione in tempo per il 1° settembre 2020.

Tempistica bandi e prove per il concorso docenti 2020 ordinario e straordinario

Una richiesta più che ovvia da parte di coloro che aspirano a divenire docenti è quando ci sarà l’emanazione dei bandi e quando si terranno le prove. Al momento, sembra essere tutto fermo, ma è possibile fornire qualche prima indicazione. Sembra, infatti, che i bandi per i concorsi ordinario e straordinario non possano essere pubblicati prima della fine di febbraio, più probabilmente agli inizi di marzo. Dopo l’emanazione, per legge, occorre attendere almeno 30 giorni per la presentazione delle istanze, per cui è possibile che l’inizio delle prove non possa avvenire prima di aprile.

Cosa significa? Per il concorso straordinario, che prevede soltanto una prova scritta a risposta multipla, qualora la prova si tenga in aprile, si sarebbe ancora in tempo per l’assunzione nel prossimo anno scolastico. Per quanto riguarda, invece, il concorso ordinario, soprattutto se il numero dei candidati dovesse essere molto alto e quindi fosse necessaria una prova pre-selettiva, allora sembra essere chiaro che le procedure si prolungheranno anche oltre l’estate. Insomma, niente assunzioni per l’a.s. 2020-2021.

Le parole di Pittoni e le richieste dei precari storici per il concorso scuola 2020

Ad intervenire sulla questione è stato anche Pittoni della Lega, il quale ha sottolineato come il concorso straordinario debba essere più ‘semplice’ di quello ordinario, proprio perché una procedura riservata dovrebbe agevolare le categorie che hanno maturato un’esperienza.

Se così non dovesse essere, prosegue Pittoni, è chiaro che la cosa possa essere giustificata soltanto dagli interessi che girano intorno alle pubblicazioni e  ai corsi di preparazione.

La Rete Nazionale Coordinamenti Precari Storici ha rilasciato un documento con le richieste per l’incontro di oggi 29 gennaio 2020 tra sindacati e Ministero: innanzitutto, la prova dovrebbe ritenersi superata con punteggio 6/10 e non 7/10, in secondo luogo dovrebbe essere messa a disposizione la batteria di test tra i quali saranno scelti quelli della prova, anche perché il tempo per lo studio, in procedure con tempi così ristretti, è molto ridotto. Inoltre si chiede anche un percorso di abilitazione speciale per tutti i precari storici che non supereranno la prova oppure non potranno partecipare al concorso perché non si terrà nella regione in cui si vive e lavora.

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